Il Premio di Architettura “Architetture Rivelate” per la Piemonte e Valle d’Aosta ha visto, martedì 15 aprile 2025, trionfare gli architetti Elena Bertinotti e Paolo Citterio. La cerimonia di premiazione si è svolta al Teatro Regio di Torino, nell’ambito di un concorso promosso dagli Ordini Architetti PPC di Torino, Asti, Cuneo, Novara Vco e Valle d'Aosta. L’obiettivo del premio è riconoscere le capacità progettuali e l’impegno degli architetti, dando visibilità a opere che migliorano la qualità dell’ambiente costruito.
Il progetto premiato di Bertinotti e Citterio riguarda la riqualificazione di via Roma e del vicolo della Casa parrocchiale a Pella, un intervento volto a valorizzare il borgo di antica formazione attraverso interventi minimali ma significativi. Il premio per la categoria Spazi aperti, infrastrutture e paesaggio ha visto sul podio l’opera realizzata nel 2024, commissionata dal Comune di Pella, con il supporto delle imprese Prini, Varese Porfidi, e Ronzillo Selciatori, e l’illuminazione curata da Aldabra e Platek.
La motivazione del premio sottolinea come il progetto si distingua per un intervento sensibile e discreto che accompagna l’utente alla scoperta del borgo. L’architettura non si pone come protagonista, ma come mezzo di esplorazione e meraviglia, con un sapiente utilizzo della pietra locale, della luce e delle forme morbide, come la panca in pietra che guida il cammino curvo. L'illuminazione, progettata per sottolineare la bellezza e la profondità degli spazi, conferisce al luogo un valore intimo e discreto, esaltando la dignità del contesto.
Durante la cerimonia, accanto ai premiati, erano presenti la presidente dell’Ordine di Novara e Vco, Lucia Ferraris, l’architetto Agostino Turba, membro della commissione valutatrice, il sindaco di Pella, Alessandro Soldà, e il fotografo Paolo Mazzo, che ha documentato il progetto.
Un riconoscimento importante per Bertinotti e Citterio, che con il loro studio DA-A Architetti hanno saputo creare un’opera che esprime non solo competenza tecnica, ma anche una forte responsabilità etica, mettendo al centro la comunità e il luogo. Un progetto che si fa interprete di un dialogo sensibile tra architettura e ambiente.