"Dobbiamo ricordare tutti i caduti, anche quelli che combatterono dalla parte sconfitta". Una frase pronunciata nel corso dell'intervento ufficiale a Novara alla manifestazione per l'ottantesimo anniversario della Liberazione dal consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Mauro Gigantino, delegato del presidente Federico Binatti, anche lui di FdI. Una frase che ha scatenato una contestazione piuttosto vistosa, soprattutto da parte di un folto gruppo di giovani. Contestazione che è salita di tono quando Gigantino ha proseguito paragonando il fascismo italiano alla "dittatura stalinista sanguinaria" e ha auspicato che il 25 aprile non sia più una festa “divisiva e motivo di scontri".
Le contestazioni si sono placate e si sono trasformate in applausi prima con l'intervento del sindaco leghista Alessandro Canelli che ha detto tra l'altro che il 25 aprile "serve a ricordare la memoria di migliaia di donne e uomini che hanno perso la vita per ridare all'Italia la sua libertà". Applausi anche per l'oratore ufficiale, il presidente dell'Istituto Storico della Resistenza Paolo Cattaneo, nipote del defunto presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, novarese.