Il 11 aprile scorso, alla Fondazione Faraggiana di Novara, si è svolta la presentazione del libro "Una vita appesa a un filo", che racconta la storia di Erminia Dionis Bernobi, una profuga ed esule istriana. L'incontro, organizzato dalla Pro Loco Novara, con il supporto dell'Istituto Storico Piero Fornara (Ispg) e il patrocinio della Provincia di Novara, ha offerto una profonda riflessione sulle difficili vicende del confine orientale e sull'esperienza dolorosa di tanti italiani costretti all'esilio dalla propria terra.
Nel corso della presentazione, il vicepresidente della Pro Loco, Andrea Crivelli, ha portato i saluti dell'ente, sottolineando come l'iniziativa fosse un'occasione per non dimenticare il dramma vissuto da centinaia di famiglie che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si trovarono costrette ad abbandonare la loro terra d'origine.
"Questa è una delle tante storie di sofferenza legate all'esilio – ha spiegato Crivelli – e attraverso il racconto di Erminia Dionis Bernobi vogliamo dare voce a quelle esperienze che hanno segnato una parte fondamentale della nostra storia recente".
Il libro, con la sua narrazione appassionata e commovente, mette in luce le difficoltà e le sfide che i profughi istriani hanno affrontato, ma anche la forza di resistenza e il coraggio di ricostruire una vita lontano da casa. Il racconto di Erminia Dionis Bernobi non è solo il resoconto di un'esperienza personale, ma diventa simbolo di un'esperienza collettiva che ha coinvolto migliaia di italiani costretti a lasciare tutto per ricominciare altrove.