La polizia di Stato di Novara ha arrestato un ragazzo italiano di 23 anni, studente universitario, per possesso non autorizzato di precursori per la sintesi delle droghe: si tratta del primo arresto effettuato in Italia per questo tipo di reato.
Il giovane è stato arrestato a Trieste, dove è domiciliato e dove frequenta l’università. Il suo caso è legato a quello dell’arresto avvenuto il 28 marzo di un altro giovane, questa volta novarese, che produceva metanfetamina in un laboratorio clandestino. Il 23enne di Trieste gestiva infatti un sito internet per la vendita di prodotti chimici che è stato immediatamente chiuso dopo l’indagine conclusa a Novara. La polizia ha dunque identificato il ragazzo, originario di Conegliano Veneto, come il presunto fornitore di precursori per la produzione di droghe sintetiche.
Gli investigatori hanno effettuato una perquisizione presso il domicilio del giovane a Trieste, scoprendo anche in questo caso un laboratorio clandestino per la produzione di droga, ma anche una notevole quantità di precursori. Questi ultimi sono sostanze chimiche codificate dal regolamento europeo nr 273/2004: il loro acquisto è consentito esclusivamente a persone giuridiche e sono difficilmente reperibili; purtroppo, però, risulta decisamente più semplice trovarle sul mercato tramite il cosiddetto dark web.
Nel laboratorio, oltre alle sostanze chimiche, sono stati rinvenuti un impianto di distillazione, un microscopio scientifico, una cappa per l’aspirazione dei fumi, ma anche francobolli imbevuti di Lsd e dosi di ketamina. Tra i precursori trovati nel laboratorio spiccano l’anidride acetica per la produzione di eroina, la metilammina per la produzione della metanfetamina e della ketamina e la piperidina, utile per la produzione di numerose altre droghe sintetiche.
L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Novara e si inserisce in un’ampia attività di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti e precursori alla quale hanno partecipato la direzione centrale dei servizi antidroga, la polizia di Treviso e Trieste e il gabinetto interregionale polizia scientifica per il Triveneto.