Attualità - 27 marzo 2025, 12:00

Nasce il Distretto del cibo "Novara e Laghi" per valorizzare le eccellenze agroalimentari

La valorizzazione dei prodotti tipici e del territorio come unico comune obiettivo

Nasce il Distretto del cibo "Novara e Laghi" per valorizzare le eccellenze agroalimentari

Prosegue l’iter che porterà, nei prossimi mesi, alla costituzione del Distretto del cibo “Novara e Laghi”, "un organismo al quale concorre l’intero territorio – rimarca il presidente della Provincia Federico Binattie che consentirà la valorizzazione dei prodotti agricoli ed enogastronomici tipici, ricette che fanno parte della tradizione, eventi legati alle produzioni agricole divenute patrimonio culturale e folkloristico. Il buon cibo, quello di qualità, diventa il miglior ambasciatore e uno dei mezzi più efficaci per rendere ulteriormente attrattivo il Novarese. La volontà di dare vita al Distretto del cibo è ampiamente condivisa: al progetto, che vede la Provincia come Ente capofila, stanno infatti lavorando il Comune di Novara, l’Agenzia turistica locale “Terre dell’Alto Piemonte” e la Camera di Commercio “Monterosa Laghi e Alto Piemonte, ma sono stati e saranno sinergicamente coinvolti anche Comuni ed Enti di promozione del territorio, le associazioni categoria, il mondo dei sodalizi culturali. Un parterre particolarmente ampio – sottolinea il presidente – che testimonia le grandi potenzialità di questo progetto e la ricchezza in termini di eccellenze, tra le quali quelle certificate e tutelate, che caratterizzano e rendono ricco il patrimonio locale, riteniamo un tassello fondamentale nella promozione a trecentosessanta gradi del territorio".

Il consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale Luigi Laterza evidenzia il fatto che "il nome scelto, “Novara e Laghi”, è chiaramente identificativo di una realtà storicamente e culturalmente omogenea ma, allo stesso tempo, particolare in quanto estremamente varia sia sul piano geografico, sia anche culturale. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato, in concerto con la Regione, partecipando a diversi incontri insieme con l’assessore all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni e con il consigliere regionale novarese Daniela Cameroni, componente della Commissione Agricoltura: l’obiettivo è strutturare il nostro Distretto, sulla base della normativa vigente, in modo analogo a quelli già esistenti, fatto che ci consentirà di poter attivare azioni e progetti comuni anche in un’ottica territoriale più estesa. Attualmente, grazie alle competenze messe in campo da Corintea attraverso Atl, stiamo procedendo con la redazione del Piano di Distretto, documento che è alla base dell’adesione in forma associata all’accordo e che definisce, insieme con l’ambito territoriale, le caratteristiche socio-culturali e, soprattutto, produttive della nostre realtà. Particolarmente dettagliata sarà la definizione delle varie filiere agricole, i prodotti agroalimentari di qualità e caratterizzanti, ma anche le relazioni tra le imprese e le attività produttive che fanno parte di ciascuna filiera. Il Piano di Distretto – spiega inoltre il consigliere – dovrà essere riconosciuto dalla Regione per poter essere iscritto al Registro nazionale del Distretto del Cibo del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Stiamo lavorando e raccogliendo tutta la documentazione necessaria per arrivare in tempi brevi a chiudere questi passaggi fondamentali. A iscrizione avvenuta, in concerto con tutte le realtà territoriali coinvolte, saranno promossi progetti e azioni di valorizzazione che potranno accedere a finanziamenti dedicati e che avranno per protagoniste le nostre eccellenze enogastronomiche, assicurando a ogni prodotto e a ogni realtà territoriale la massima visibilità. In questo modo promuoveremo il Novarese, favorendone lo sviluppo e le occasioni di coesione e inclusione sociale".

Imprescindibile nella creazione del Distretto Novara e Laghi è la stretta collaborazione con il mondo produttivo agricolo. "A questo proposito – aggiunge il consigliere delegato all’Agricoltura Giuseppe Maio sono già stati presi contatti anche con i produttori e le associazioni di categoria che li rappresentano per valorizzare al meglio i diversi tipi di produzione e le varie tipicità che li connotano e che li fanno diventare rappresentativi e caratterizzanti del nostro territorio. A ciò si aggiunge anche la volontà di promuovere il lavoro svolto a livello imprenditoriale e la capacità di unire a quanto fa parte della nostra cultura enogastronomica proposte nuove e uniche. Si tratta di un progetto per il quale si auspica la massima adesione da parte dei Comuni e delle aziende per il ritorno di immagine ed economico per i nostri prodotti e le nostre eccellenze: Distretto del cibo è anche salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale attraverso l’attività delle imprese che operano senza impattare negativamente sull’ambiente e che sono in grado di produrre alimenti sani e sicuri".

L’assessore regionale al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni apprezza "il grande lavoro di progettazione e coinvolgimento che si sta realizzando con il coordinamento della Provincia di Novara e il suo presidente Federico Binatti, i consiglieri delegati Luigi Laterza e Giuseppe Maio e la consigliera regionale Daniela Cameroni della Commissione Agricoltura. La nascita di nuovi Distretti del Cibo e il consolidamento e riqualificazione di quelli esistenti per valorizzare la filiera corta e la promozione sistemica dell’agroalimentare piemontese d’eccellenza è stata un’intuizione cui il territorio regionale sta rispondendo in modo straordinario. Lo testimonia ad esempio il fatto che, su undici progetti premiati a livello nazionale dall’ultimo bando del ministro Lollobrigida, ben due sono piemontesi. Proprio oggi a Roma stiamo svelando il nuovo “brand Piemonte”: un logo e marchio di qualità che potrà accompagnare e contraddistinguere le nostre produzioni agroalimentari certificate, contribuendo sia a farle riconoscere in Italia e nel mondo, sia a dare valore aggiunto allo straordinario lavoro dei nostri produttori".

L’assessore regionale al Turismo Marina Chiarelli sottolinea che "la nascita del Distretto del cibo “Novara e Laghi” rappresenta una straordinaria opportunità per il nostro territorio, che trova nella qualità dei suoi prodotti agricoli ed enogastronomici uno dei principali motori di attrattività turistica. Mettere a sistema le eccellenze, valorizzarle attraverso eventi, percorsi esperienziali e promozione integrata significa offrire a chi visita il Novarese un’autentica immersione nei sapori, nelle tradizioni e nei paesaggi di una terra unica. Il Distretto sarà uno strumento strategico anche per rafforzare la coesione tra istituzioni, imprese e comunità locali, con l’obiettivo condiviso di rendere il turismo sempre più sostenibile e legato all’identità dei luoghi".

Il consigliere regionale Daniela Cameroni pone l’accento sul fatto che "la nascita del Distretto del Cibo “Novara e Laghi” sarà un volano per tutto il territorio novarese a trecentosessanta gradi. La collaborazione tra istituzioni e imprese è stata essenziale per portare a termine questo progetto, e sarà un elemento imprescindibile per utilizzare al meglio un nuovo strumento che promuoverà e valorizzerà la nostra filiera agroalimentare e le nostre produzioni a livello nazionale e internazionale. Regione Piemonte, e di questo ringrazio l’assessore Bongioanni, è un tassello fondamentale e continuerà a essere di supporto alle imprese, ai Comuni e alle associazioni che faranno squadra per rafforzare sempre più l’identità del Novarese come territorio di qualità ed eccellenze".

L’assessore al Turismo e Marketing territoriale del Comune di Novara Elisabetta Franzoni ricorda che "In questo periodo il confronto tra i soggetti coinvolti è stato serrato, segno del grande interesse nei confronti del progetto e della volontà comune di centrare un obiettivo preciso: la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del Novarese e la promozione dei prodotti tipici e del patrimonio enogastronomico, espressioni della tradizione, della cultura e degli aspetti socio-economici locali. Il Distretto, strumento di grande opportunità offerto dalla Regione Piemonte, mira a rafforzare il legame tra i prodotti e l’identità territoriale, sostenendo le filiere agricole e divenendo un volano per il turismo. Particolare attenzione, della quale personalmente mi compiaccio, è quella che riguarda gli obiettivi di ecosostenibilità delle produzioni, la promozione della qualità e della sicurezza alimentare e la riduzione degli sprechi, veri e propri goal che testimoniano la maturità e la preparazione delle aziende e del territorio".

Secondo Maria Cristina Stangalini, assessore Commercio e Agricoltura del Comune di Novara, <<il Distretto del cibo, promosso dalla Provincia, rappresenta un’importante opportunità per il nostro territorio. Uno strumento in cui ci presentiamo insieme e uniti per un’unica finalità: quella di promuovere i prodotti del nostro territorio. E nel nostro sono davvero molti: il gorgonzola e il formaggio, il vino, il riso e tanto altro ancora. Un’adesione, quella del Comune di Novara, che consentirà di veicolare ulteriormente la centralità delle nostre eccellenze e produzioni dando loro la giusta evidenza anche attraverso le risorse fondamentali che potranno arrivare dalla Regione>>.

Il presidente Raffaella Afferni e il consigliere delegato per il Novarese Maria Rosa Fagnoni Atl “Terre dell'Alto Piemonte” evidenziano che <<i Distretti del Cibo non solo rappresentano un modello di sviluppo territoriale virtuoso che valorizza le produzioni enogastronomiche, ma divengono anche un motore per l’economia, per il turismo e anche per la tutela dei territori in cui sono istituiti. In questa prospettiva per il costituendo Distretto del Cibo “Novara e Laghi”, l’Atl “Terre dell’Alto Piemonte” si pone come finalità quella di promuovere diverse azioni per la sostenibilità economica, sociale e ambientale: in particolare le attività saranno rivolte al potenziamento del turismo enogastronomico, tramite itinerari ad hoc, la proposta di visite alle aziende, uscite didattiche, degustazioni e la creazione di esperienze a diretto contatto con le produzioni. Il Distretto sarà quindi un attrattore turistico che rafforzerà ancora di più l’identità territoriale, valorizzandone le produzioni tipiche nelle loro varietà, qualità e unicità, i paesaggi rurali in cui esse nascono, le tradizioni e la cultura locale. Inoltre favorirà la creazione di reti tra i diversi attori del territorio sia pubblici che privati al fine di promuovere la collaborazione e la condivisione di buone pratiche per le prossime progettazioni di sviluppo provinciale".

I prodotti agroalimentari "sono sinonimo di tipicità e qualità del Made in Italy - commenta Sara Baudo, vicepresidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte - e rappresentano un fiore all’occhiello della nostra economia, tanto a livello nazionale che locale. Non a caso l’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti Dop Igp e Stg al mondo, considerando sia il comparto cibo che il settore vitivinicolo. Si tratta di un patrimonio che, come Ente camerale, siamo impegnati a valorizzare attraverso varie iniziative, anche in ottica di promozione turistica: da parte nostra confermiamo dunque pieno interesse a partecipare a tutti i Distretti che stanno nascendo sul territorio, consapevoli che solo agendo in modo integrato potremo dare alle nostre eccellenze enogastronomiche la visibilità che meritano". 

comunicato stampa a.f.

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