Sanità - 22 marzo 2025, 15:00

La ricerca sanitaria in Piemonte: un pilastro fondamentale per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale

Investire in innovazione e ricerca per migliorare le cure e potenziare il sistema sanitario regionale, con l’obiettivo di attrarre talenti e risorse per garantire un’assistenza di qualità

La ricerca sanitaria in Piemonte: un pilastro fondamentale per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale

La ricerca sanitaria è uno degli elementi più cruciali per il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), rappresentando non solo un motore di progresso scientifico e tecnologico, ma anche un fattore determinante per il miglioramento delle cure, dell'assistenza e dei servizi a disposizione della popolazione.

Un investimento strategico in questo ambito consente alle regioni di potenziare le prestazioni sanitarie, attrarre risorse e professionisti di alto livello, e rafforzare la propria posizione nel panorama sanitario nazionale e internazionale. La Regione Piemonte ha da tempo riconosciuto la ricerca biomedica e sanitaria come un fattore strategico, ponendola sullo stesso piano delle attività assistenziali e formative. Nel 2022, ha conferito un ruolo centrale al Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (Dairi) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria e dell'Asl Al, coinvolgendo il dipartimento nella governance delle attività di ricerca a livello regionale, facendolo diventare uno degli attori principali nel sistema sanitario regionale, conosciuto come AziendaZero.

Il DAIRI-R è quindi un ente chiave nel coordinamento delle attività di ricerca nelle 19 Aziende Sanitarie Regionali (ASR) piemontesi, con l’obiettivo di garantire una gestione omogenea e un efficace coordinamento a livello regionale. Le sue azioni si concentrano su tre aree principali: mappatura e censimento delle attività di ricerca, promozione e creazione di reti e percorsi condivisi, e sviluppo di nuovi programmi di ricerca e innovazione. Un risultato significativo di quest’attività è il recente Registro Regionale della Ricerca Clinica, realizzato per la prima volta nel 2024. Questo strumento ha consentito di raccogliere dati dettagliati sulle attività di ricerca in tutte le ASR, con risultati che evidenziano un impegno crescente.

Dal 1° gennaio al 30 settembre 2024, sono stati attivati ben 585 nuovi studi clinici, di cui 75 multicentrici, ossia condotti in collaborazione tra diverse ASR piemontesi, un segnale forte dell’efficacia del modello di rete della ricerca sanitaria regionale. Tra questi studi, 195 sono profit e 390 noprofit, con una distinzione tra studi osservazionali, orientati all’analisi epidemiologica e alla valutazione dei trattamenti sanitari, e studi interventistici, che riguardano sperimentazioni farmacologiche, su dispositivi e su procedure cliniche innovative. Le principali aree di ricerca nelle ASR piemontesi si concentrano su ambiti cruciali per la salute della popolazione, come Oncoematologia, Cardiologia, Neurologia, Ginecologia e Ostetricia, Endocrinologia e Diabetologia, e Anestesia e Rianimazione.

Per rafforzare ulteriormente l’impegno in questo campo e costruire le basi per la creazione di Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) in Piemonte, nei prossimi mesi verranno raccontati in dettaglio gli studi e i progetti attivi nelle diverse Asr. Un passo fondamentale per consolidare la posizione della regione nel panorama della ricerca sanitaria e per assicurare un futuro più sano e innovativo per tutti i cittadini.

a.f.

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