Attualità - 17 marzo 2025, 12:00

Aumento delle morti sul lavoro in Piemonte e Italia: gennaio segna un preoccupante +33,3%

La nostra regione rientra tra quelle a maggior rischio, con 5 vittime sul lavoro. Il settore dei trasporti e magazzinaggio è il più colpito

Aumento delle morti sul lavoro in Piemonte e Italia: gennaio segna un preoccupante +33,3%

Il 2025 è iniziato con un allarmante incremento delle morti sul lavoro, un fenomeno che continua a destare preoccupazione in tutta Italia. Nei primi 31 giorni del nuovo anno, si contano 60 decessi in incidenti sul lavoro, ben 15 in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (+33,3%). Il Piemonte, purtroppo, figura tra le regioni più a rischio, posizionandosi in "zona rossa" per l'incidenza degli infortuni mortali, con un numero di vittime che raggiunge le 5 unità.

Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, l'incidenza degli incidenti mortali tra i lavoratori in Piemonte è particolarmente alta, con un indice che supera il 125% rispetto alla media nazionale. Il dato è preoccupante se si considera che, a livello nazionale, il settore più colpito resta quello dei trasporti e magazzinaggio, con 6 decessi registrati nel primo mese dell’anno.

Non solo il Piemonte, ma anche altre regioni come Umbria, Trentino-Alto Adige, Calabria, Basilicata e Puglia sono nella stessa condizione critica. A livello generale, le statistiche indicano che le fasce di età più vulnerabili rimangono quelle tra i 55 e i 64 anni, ma anche i giovanissimi tra i 15 e i 24 anni risultano essere a forte rischio.

Un altro aspetto preoccupante riguarda la componente di lavoratori stranieri, che evidenzia una mortalità sul lavoro più che doppia rispetto agli italiani, con una media di 4,2 morti ogni milione di occupati. Questo divario, sottolineato dal presidente dell'Osservatorio Mauro Rossato, denota la crescente disuguaglianza in termini di sicurezza sul lavoro per le diverse categorie di lavoratori.

Il fenomeno, che continua a peggiorare, impone una riflessione urgente sulle politiche di sicurezza sul lavoro. La speranza è che, con l'arrivo di nuove misure di prevenzione e la maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali, si possano contenere i danni e ridurre il numero di vittime nei mesi a venire.

a.f.

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