Novara - 12 marzo 2025, 08:30

Oggi la giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari

Si stima che in Italia ogni anno si verifichino circa 1.200 aggressioni ai danni dei lavoratori

Oggi la giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari

Il 12 marzo viene celebrata la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, con la quale si sottolinea l’importanza del rispetto nei confronti del personale sanitario e socio-sanitario, che opera tutti i giorni sul campo per garantire in primo luogo il diritto alla salute.

Aggredirlo verbalmente e fisicamente è un reato, e un atto di inciviltà, che va contro l’interesse della popolazione. Ricordiamo che la violenza sul luogo di lavoro è ormai universalmente riconosciuta come un importante problema di salute pubblica nel mondo (World Health Organization, 2002). La normativa ha inasprito le pene per coloro che compiono atti di violenza contro i Professionisti della Sanità. 

La cronaca porta alla ribalta, quasi ogni giorno, notizie di aggressioni nei confronti di operatori sanitari che, in alcuni casi, si concludono tragicamente e si verificano situazioni ed episodi dove il personale sanitario e in particolare chi è impegnato nei servizi dei emergenza e urgenza (Pronto Soccorso), nei servizi di continuità assistenziale (ex Guardia medica) ecc… è oggetto di azioni (come schiaffi, sputi, graffi, lancio di oggetti) e frasi denigratorie e minacciose.

"Si stima che in Italia ogni anno si verifichino circa 1.200 aggressioni ai danni dei lavoratori della sanità, che nel 70% dei casi hanno per vittime lavoratrici donne; l’uso della violenza è sempre sbagliato, e assume una connotazione ancora più negativa se viene perpetrata verso Professionisti che dedicano il proprio impegno a curare e a salvare la vita delle persone. Giornate come questa contribuiscono a mettere l’accento sull’importanza di diffondere la cultura del rispetto" dichiara Bruno Bacchetta, Dirigente Responsabile Direzione Professioni Sanitarie dell’Asl Novara.

Daniela Sarasino, Dirigente Responsabile Governo Clinico e Sviluppo Strategico. afferma “L’Asl Novara, in linea con la Raccomandazione Ministeriale n. 8/2007, ha adottato una procedura per prevenire gli atti di violenza sugli operatori già dal 2011, mentre a partire da 2017 ha attivato un sistema informatizzato di raccolta di segnalazioni interne (incident reporting) che consente al dipendente di inviare (anche in modo anonimo) una segnalazione di violenza all’Unità Gestione Rischio. Questo sistema consente di misurare il fenomeno, analizzarlo ed individuare le eventuali azioni di miglioramento. Complessivamente nel 2024, attraverso le segnalazioni spontanee, nell’Asl Novara sono stati segnalati 80 episodi di violenza, tutte aggressioni verbali (94%). Rispetto al 2023, anno in cui si è segnalato il picco massimo di segnalazioni, si osserva una riduzione pari a circa il 22%. e, per la prima volta dal 2018 si osserva un’inversione del fenomeno.

Le segnalazioni arrivano per la maggior parte dal Pronto Soccorso, ma nessun servizio ospedaliero o territoriale è escluso dal fenomeno. Se si tiene conto che le segnalazioni sono solo una parte degli episodi che effettivamente accadono, risulta evidente l’impatto che il fenomeno ha sui professionisti sanitari>.

"Sono utili tutte le iniziative finalizzate a promuovere la prevenzione e la gestione delle aggressioni per illustrare al personale tecniche comunicative e comportamentali utili a riconoscere, prevenire e gestire episodi di violenza" prosegue Bacchetta. "Gli operatori devono essere sensibilizzati a segnalare gli eventi aggressivi di cui sono vittime ed è importante sottolineare anche la preziosa e costante collaborazione con le Forze dell’Ordine presenti sul territorio".

Per tutelare i professionisti operanti nell’Asl Novara sono state messe in atto diverse azioni, anche strutturali, oltre a quelle volte alla mitigazione del rischio individuate a seguito della valutazione del rischio aggressione effettuata in occasione della stesura/aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio e alla imminente istituzione di un tavolo di lavoro aziendale sulla tematica. Ad esempio a supporto dei professionisti vittime di aggressione è presente un percorso dedicato presso il servizio di Psicologia, attivabile autonomamente dal professionista. Inoltre ogni anno è prevista l’erogazione di specifici percorsi formativi per la gestione della de-escalation. In particolare nel biennio 2023-2024 sono state svolte 6 edizioni del corso “La prevenzione e la gestione degli episodi di violenza sugli operatori”, per un totale di 220 professionisti formati, di cui buona parte professionisti operanti presso il Pronto Soccorso e le altre strutture a più alto rischio. Percorsi analoghi sono nel Piano formativo aziendale anche per il 2025.

"Il tema della violenza contro gli operatori sanitari e socio-sanitari negli anni è diventato un fenomeno crescente, tanto da rappresentare un problema di rilevanza sociale ed è un indicatore del cambiamento profondo della nostra società e di come le persone vivono il rapporto con il mondo della sanità". afferma Angelo Penna Direttore Generale Asl Novara e prosegue "Ogni persona deve avere la consapevolezza dell’importanza di avere persone che, ogni giorno, si fanno carico di difendere il diritto alla salute, diventando talvolta anche bersaglio di inaccettabili e immotivate aggressioni verbali e fisiche. Sensibilizzare la cittadinanza verso una cultura del rispetto è fondamentale per difendere il patrimonio di conoscenze e valori rappresentato dai Professionisti della Salute".

comunicato stampa a.f.

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