Attualità - 10 marzo 2025, 17:00

La provincia di Novara aderisce al protocollo regionale contro la violenza sulle donne

La consigliera delegata alle pari opportunità Marina Grassani ha preso parte alla firma del documento in Prefettura a Torino

La provincia di Novara aderisce al protocollo regionale contro la violenza sulle donne

Nella giornata dello scorso 7 marzo, in Prefettura a Torino, la consigliera delegata alle pari opportunità della provincia di Novara Marina Grassani ha siglato il protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative e attività “per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne e sostenere specifiche competenze in materia dell’ente. Il protocollo – spiega la consigliera – nasce da una proposta della Prefettura di Novara ed è stato sottoscritto insieme con la regione Piemonte, la città metropolitana di Torino, le altre amministrazioni provinciali del Piemonte, le Prefetture del Piemonte, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino l’Università degli Studi di Torino, l’Università del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino. Gli obiettivi sono in perfetta linea con le competenze del nostro ente, che promuove e assicura le pari opportunità e la creazione di una cultura della parità per l’eliminazione di pregiudizi e rendere i cittadini più consapevoli. A ciò si aggiungono il contrasto e la prevenzione della violenza di genere nel nostro territorio grazie a un proficuo lavoro multidisciplinare di rete con istituzioni, associazioni e con i centri antiviolenza attivi nel novarese: c’è da sempre particolare attenzione non solo per le donne che vivono situazioni delicate, di fragilità, di discriminazione, ma anche per i minori, che spesso sono ulteriori vittime della violenza. Il protocollo – rimarca a conclusione la consigliera - ci consentirà di potenziare ed estendere ulteriormente le nostre azioni anche grazie al sostegno che i firmatari intendono dare all’organizzazione di percorsi formativi per le forze dell’ordine e degli operatori dei centri antiviolenza, in modo che ci sia maggiore omogeneità nell’approccio e un efficace coordinamento”.

Comunicato Stampa - l.b.

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