Malgrado il decreto che dispone che qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica debba munirsi del Cin, ovvero il Codice Identificativo Nazionale, specifici dispositivi di sicurezza e la presentazione al comune di appartenenza della Segnalazione Certificato di Inizio Attività (Scia), sia in vigore da più di 10 giorni in Piemonte oltre 5400 strutture è ancora fuorilegge. Torino e Cuneo le città maglia nera con il maggior numero di strutture irregolari. Novara, invece, la più virtuosa.
In Piemonte, infatti, secondo i dati del Ministero del Turismo, ad oggi, delle 25.586 strutture registrate, ancora 5.493 (21%) non hanno richiesto il codice identificativo. Nella provincia di Novara sono 1.580 le strutture registrate, con un totale di 1.368 Cin rilasciati. Sul territorio provinciale sono dunque il 13% le strutture ricettive non ancora in regola. Un dato, questo, che fa di Novara la provincia più virtuosa del Piemonte, a fronte del 24% di Torino e del 22% di Cuneo.
Ai dati ufficiali vanno aggiunti quelli relativi alle strutture completamente abusive – presenti purtroppo in tutta la regione – non registrate nei sisemi, per le quali non è possibile avere numeri certi.
Accertamenti sono in corso, come raccontano le cronache locali, in tutta Italia con controlli che toccano grandi città così come piccoli borghi. Per quanti saranno accertati irregolari scattano ora le sanzioni che “per un immobile privo del Cin possono arrivare a 8mila euro – spiega l’avvocato Gennaro Sposato di Rödl & Partner, colosso della consulenza legale e amministrativa – mentre la mancata esposizione è sanzionata con una pena pecuniaria che va da 500 a 5mila euro. L’assenza di estintori e rilevatori obbligatori è sanzionata con una multa che può arrivare fino a 6mila euro, ma attenzione – ammonisce l’avvocato – per violazione accertata. L’insussistenza dei requisiti di sicurezza obbligatori è poi sanzionata secondo le disposizioni regionali o statali”.