Sanità - 15 gennaio 2025, 07:24

Formare i professionisti piemontesi sulle disabilità visive, terminato il progetto regionale

Oltre 400 le persone coinvolte negli ambiti di sanità, scuola e protezione civile per migliorare le pratiche nei confronti di persone cieche o ipovedenti

Formare professionisti sulle disabilità visive, terminato il progetto regionale

Formare professionisti sulle disabilità visive, terminato il progetto regionale

Un anno di formazione ai professionisti del Piemonte per aiutare al meglio le persone con disabilità visiva: è il progetto "Il Piemonte al mio fianco", gestito da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) e finanziato dalla Regione col Fondo Antidiscriminazioni. Negli ultimi 12 mesi, Uici si è occupata di formare i lavoratori della sanità, delle scuole e della protezione civile per andare incontro al meglio alle necessità di ciechi e ipovedenti, coinvolgendo più di 400 professionisti.

Nel caso della sanità, le criticità maggiori sono state riscontrate nell'accesso a ospedali e strutture sanitarie. Per questo motivo la formazione ha interessato il personale medico e infermieristico, illustrando le modalità di accoglienza ma anche assistenza e cura nei confronti di persone con disabilità visiva. Nel caso della protezione civile, i volontari sono stati istruiti su come soccorrere persone cieche o ipovedenti che si trovano in situazione di pericolo e nell'ambito scolastico le formazioni hanno coinvolto oltre 100 insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, per aggiornare la loro preparazione in caso di alunni con disabilità sensoriale.

Oltre ai professionisti, il progetto si è rivolto direttamente anche ai cittadini comuni nell'ambito della tecnologia. Diversi incontri sono stati tenuti nelle sezioni Uici e hanno permesso a persone cieche e ipovedenti di utilizzare al meglio gli strumenti tecnologici che possono aiutarli al meglio nella vita quotidiana, dai più conosciuti assistenti vocali e sistemi di domotica alle app per il riconoscimento dei colori, gli strumenti di lettura o i programmi di supporto per la mobilità.

"Con le attività progettuali delle 5 aree di intervento abbiamo cercato di formare diverse figure professionali sui temi della disabilità visiva - ha commentato il presidente di Uici Piemonte Franco Lepore - con l'obiettivo di accrescere l'attenzione, la sensibilità e la preparazione di coloro che interagiscono a vario titolo con le persone cieche e ipovedenti. Inoltre abbiamo fornito una serie di suggerimenti per eliminare le barriere architettoniche, sensoriali, digitali e culturali che ancora oggi impediscono la piena inclusione delle persone con disabilità. Il fine ultimo del progetto è stato quello di migliorare la condizione delle persone con disabilità nelle varie sfere della vita quotidiana.

Oggi possiamo dire che la Regione Piemonte è un po' più vicina e attenta alle persone con disabilità visive".

"Abbiamo utilizzato il fondo antidiscriminazioni - ha spiegato l'assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone - e questo è un orgoglio per noi, perché si era istituito questo fondo pensando solo al tema del genere e del gender, e invece vediamo che molti dei nostri concittadini vivono delle barriere architettoniche ma anche comunicative in virtù delle proprie disabilità sensoriali. Non è ammissibile che sui servizi fondamentali dei nostri concittadini siano lasciati indietro. Abbiamo iniziato l'anno scorso con l'ente nazionale sordi, quest'anno con Uici: tutte realtà che hanno trovato in questo capitolo di risorse regionali ossigeno per dare sostegno e corpo a progetti che avevano nel cassetto".

"Abbiamo necessità di essere aiutati nel percorso di governo di questa regione - ha concluso il presidente Alberto Cirio - e il rapporto con l'Unione Ciechi per noi è importante. Noi come Regione abbiamo il dovere di rendere accessibile il più possibile a tutti. Con questo spirito continuiamo a lavorare, stiamo per approvare un bilancio regionale dove non abbiamo toccato in alcun modo i capitoli del welfare nonostante l'Europa ci chieda di risparmiare, e speriamo di poterli aumentare in futuro".

Francesco Capuano

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