Attualità - 10 gennaio 2025, 18:29

Contro commissariamento Est Sesia, ricorrono in 49

Il legale: “Quelli che oggi vengono commissariati sono coloro che hanno cercato di fare il bene del consorzio”

Contro commissariamento Est Sesia, ricorrono in 49

Sono in tutto 49 i firmatari del ricorso presentato al Tar Piemonte contro il commissariamento dell’Associazione irrigazione Est Sesia, il maggiore consorzio di irrigazione e bonifica in Italia, che opera su un territorio di 330mila ettari distribuiti su 5 province e 254 Comuni tra Piemonte e Lombardia, dove si produce il 90% del riso italiano. Tra i firmatari il presidente “deposto” Camillo Colli, 14 componenti del Consiglio di amministrazione eletto all’inizio di dicembre e 34 delegati componenti dell’assemblea del Consorzio. Le ragioni dell’azione che sancisce una nuova fase di vero e proprio scontro nel mondo agricolo della pianura padana sono state illustrate questa mattina in una conferenza stampa nel suo studio milanese, dall’avvocato Giovanni Frau, che assiste i ricorrenti.

A decidere il commissariamento sono state le giunte regionali di Piemonte e Lombardia, che a fine 2024 hanno deliberato la nomina del commissario straordinario Ettore Fanfani e lo scioglimento di tutti gli organi sociali, dopo la mancata approvazione del bilancio di esercizio del 2023, e le dimissioni dell’intero collegio dei revisori dei conti.

Il ricorso, oltre che rilevare come i provvedimenti non siano stati assunti di concerto tra le due regioni ma separatamente, contesta – come ha spiegato l’avvocato Frau – un presupposto fondamentale. “La regione Lombardia – ha spiegato il legale - ha considerato il consorzio un ente pubblico. Regione Piemonte lo considera viceversa un ente di diritto privato: questo già è un primo momento di disordine di cui non si comprende la natura. Inoltre la Corte Costituzionale ha recentemente dichiarato incostituzionale una legge della regione Emilia Romagna che aveva considerato un ente agricolo privato come un ente invece di diritto pubblico e lo aveva quindi assoggettato ad un commissariamento. Noi riteniamo che anche in questo caso il commissariamento non sia possibile”.

Ma al di là dei tecnicismi giuridici, il nocciolo “politico” delle vicenda riguarda la gestione del bilancio dell’ente, che sta ancora scontando le conseguenze di una lunga fase nella quale gli allora vertici di Est Sesia sono finiti sotto processo. L’attuale scontro con il collegio dei revisori riguarda esattamente una azione che la compagine amministrativa guidata dal presidente Colli presenta come “volontà di risanamento del bilancio”. “Quelli che oggi vengono commissariati – ha detto l’avvocato Frau -  sono quelli che han cercato di fare il bene del consorzio”.

Sul ricorso presentato, il Tar Piemonte ha fissato una prima camera di consiglio per il 21 gennaio.

ECV

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