L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali scrive che: "L’umanizzazione - intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica – è un elemento essenziale per garantire la qualità dell’assistenza".
A Borgomanero, questo processo di umanizzazione è nato più di 20 anni fa insieme alla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta ed alla Associazione Mimosa Amici del DH Oncologico di Borgomanero.
"Attraverso la Rete Oncologica nel corso di questi 20 anni abbiamo sempre lavorato mettendo al Centro delle cure la persona malata e la sua famiglia, costruendo percorsi diagnostico terapeutici assistenziali basati sui loro bisogni" afferma Incoronata Romaniello, direttore S.C. Oncologia e presidente Associazione Mimosa Amici del DH Oncologico di Borgomanero.
"E’ stato un lavoro costante che ci ha permesso di rispondere progressivamente ai bisogni di salute dei pazienti attraverso una personalizzazione delle cure e della assistenza. In questo cammino abbiamo incontrato tanti amici che hanno voluto condividere con noi il desiderio di prendersi cura dei malati oncologici che si è concretizzato anche nel Progetto Protezione Famiglie Fragili - continua la dottoressa Romaniello - . Credo che Accoglienza, Ascolto, Accompagnamento, parole mantra del nostro vivere quotidiano, sono le tre parole cardine dell’umanizzazione delle cure che hanno permesso di rendere il nostro Centro Oncologico un luogo dove potersi sentire a casa, dove condividere l’esperienza di malattia dando vita a rapporti duraturi con altri pazienti, ma anche con il personale sanitario e con i volontari che sono un valore aggiunto inestimabile al nostro lavoro. Non posso immaginare un Reparto di Oncologia senza Volontari!"
Sempre nell’ambito della umanizzazione della cura è importante anche dare spazio ai pazienti e alla loro creatività, valorizzando le loro abilità, che spesso sono arricchite dalla esperienza della malattia.
La sala d’attesa del Day Hospital Oncologico di Borgomanero si arricchisce della creatività e abilità di Maria Luisa una donna, una paziente e da anni una volontaria de la Mimosa.
La sua passione per la fotografia ha reso possibile la creazione di una mostra permanente dal titolo “Un mondo creativo” nel reparto di Oncologia. Un modo semplice per rendere ancora più bella e accogliente la sala d’attesa ma anche per lasciare traccia di una esperienza di vita che può essere di aiuto e stimolo agli altri.
La sala è illuminata, inoltre, dalla luce delle casette di desideri che adornano l’Albero di Natale, realizzate a mano dalle pazienti e volontaria che racchiudono i desideri di ognuna di loro
"L’Associazione cercherà di concretizzare i desideri espressi perché i sogni possono anche diventare realtà" afferma Incoronata Romaniello "La rete che si è costituita tra le Associazioni di Volontariato e le Istituzioni, fornisce risposte alle famiglie fragili, non lasciandole sole ad affrontare la malattia oncologica. Un grazie speciale a tutti coloro che ci hanno supportato negli anni e ci sostengono. In particolare ad Avo Borgomanero, Mambre, Forti e Serene di Arona, Gazza Ladra, Terre della Croatina, Briga Odv e Mimosa".
"L’Asl Novara, attraverso l’Oncologia diretta dalla dott.ssa Romaniello, mette in atto azioni e progetti finalizzati ad umanizzare i luoghi di cura per creare un ambiente familiare che porta i pazienti a condividere spazi e momenti in armonia, infatti, nel momento in cui a una persona viene diagnostica una malattia grave come quella tumorale, l’intero nucleo famigliare è coinvolto in modo profondo, con riflessi sanitari, socio economici e psicologici" dichiara Angelo Penna, direttore generale dell’Asl Novara
"Un grazie di cuore a tutti gli operatori, ai Volontari per l’impegno umano, la creatività e le competenze messe in gioco dando un sopporto concreto a progetti a sostegno di chi si trova ad affrontare la malattia oncologica"