Sono diverse e tutte di segno positivo le prime reazioni alla notizia che finalmente la gara per la costruzione del nuovo ospedale di Novara ha suscitato una offerta da parte di un operatore economico.
“Finalmente – dice il sindaco di Novara Alessandro Canelli - dopo un iter complicato e burrascoso, si chiude con un’offerta il bando per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara. Un altro bel regalo di Natale per il nostro territorio che, oggi più che mai, necessita di un nuovo ospedale, moderno e all’avanguardia e che possa rispondere alle esigenze attuali, contribuendo ad accrescere e rafforzare i servizi sanitari. Unitamente all’Università, il nuovo ospedale diventerà punto di riferimento centrale della sanità piemontese e in modo particolare del quadrante. Nel frattempo, stiamo lavorando per la rigenerazione dell’ampia area che oggi ospita il Maggiore, un’area centrale e altrettanto strategica per lo sviluppo della nostra città e del territorio".
“Ora si faccia presto e bene”. E’ l’auspicio formulato dal consigliere regionale e segretario regionale del Pd Domenico Rossi. “Fare bene, in questo caso – aggiunge Rossi - significa prima di tutto evitare ulteriori errori, come quelli fatti negli ultimi anni dalla giunta regionale che hanno generato ritardi e aumento dei costi. Ma soprattutto significa mettere in campo un progetto di eccellenza, non solo da un punto di vista edilizio, insieme a tutti gli strumenti utili a verificare che ogni passaggio avvenga nel rispetto della legalità e nella massima trasparenza. È, inoltre, il momento per uno scatto in avanti rispetto al progetto di riutilizzo e riqualificazione dell’area che ora ospita il vecchio ospedale. Siamo di fronte a uno scenario che cambierà la città”.
“Dopo tanto penare, finalmente arriva una buona notizia per quel che riguarda la futura Città della salute e della scienza di Novara – afferma il dott. Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Novara – Senza entrare nel merito delle procedure burocratiche che ora prenderanno il via, il fatto che un operatore economico abbia presentato un’offerta non può che essere giudicato positivamente”.
“In passato – aggiunge D’Andrea – l’Ordine aveva manifestato le proprie preoccupazioni per le condizioni della sede di via Mazzini, un ospedale strutturalmente vecchio che creava problemi ai medici che vi dovevano lavorare. Con la Città della salute e della scienza di Novara, per la quale occorrerà attendere ancora qualche anno prima che diventi operativa, tutte queste difficoltà saranno superate e il futuro della sanità novarese sembra più roseo”.