La data è fissata: dal 16 dicembre, proprio a pochi giorni dal Natale i due uffici postali di Vignale e del Torrion Quartara saranno chiusi. Non sono bastate le proposte formulate nell’incontro in Regione della scorsa settimana dall’assessore al commercio del Comune Maria Cristina Stangalini, che ha suggerito l’installazione di postamat e di locker per la consegna dei pacchi, per fermare il piano di riorganizzazione di Poste Italiane che interviene anche sui due quartieri alla periferia di Novara. E a nulla, almeno per ora, è servita la mozione approvata all’unanimità su proposta della consigliera comunale del Pd Cinzia Spilinga.
Che ora rilancia annunciando una nuova interrogazione. “Il tema della forte riduzione dei servizi nelle periferie è presente e fortemente sentito. Occorre arginare questa deriva con scelte politiche e di programmazione chiare per scongiurare che i quartieri marginali si trasformino in dormitori” dice Spilinga.
Anche il consigliere regionale Domenico Rossi , che in proposito ha presentato una interrogazione all’assessore regionale competente, sottolinea come “la presenza degli uffici postali decentrati con i relativi servizi, non solo di carattere prettamente postale, rappresenta un presidio, oltre che un ausilio per le fasce più deboli e anziane. Per questo motivo l’ufficio fisico è ancora molto utilizzato da un’ampia parte di popolazione che ha scarso accesso alla digitalizzazione, per età, condizioni socio economiche o culturali”.
E aggiunge: “L’amministrazione comunale di Torino ha valutato di procedere con il ricorso al Tar. Per quale motivo Novara non ha scelto lo stesso percorso a tutela dei novaresi?”.
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