Attualità - 24 novembre 2024, 15:30

Navigazione Laghi in prima linea contro la violenza sulle donne

In occasione del 25 novembre, le imbarcazioni riporteranno il messaggio "Qui non c'è posto per la violenza", oltre al numero 1522

Navigazione Laghi in prima linea contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Navigazione Laghi sarà in prima linea per testimoniare il proprio sostegno al contrasto della violenza di genere e lo farà allestendo imbarcazioni e illuminando sedi di esercizio sui laghi Maggiore, di Garda e di Como.

“Trasportiamo oltre 12milioni di passeggeri lungo le sponde dei tre grandi laghi d’Italia e anche quest’anno abbiamo deciso di lanciare un segnale importante volto a sensibilizzare pendolari, turisti e personale aziendale sul tema del contrasto alla violenza di genere – afferma il gestore governativo della Navigazione Laghi, Pietro Marrapodi – siamo consapevoli che l’impegno contro ogni forma di violenza a carico delle donne non può e non deve esaurirsi celebrando solo la ricorrenza. Ed è per questo che di concerto con il Policlinico di Milano abbiamo già avviato progetti formativi mirati a informare e sensibilizzare prima di tutto le nostre e i nostri dipendenti. A partire dalla giornata del 24 novembre nella sede centrale di Milano verrà esposto un drappo rosso in ricordo di tutte le donne che per mani violente hanno perso la vita. Inoltre, abbiamo previsto l’illuminazione color rosso di alcuni scali, biglietterie e edifici dell’ente, insieme alla diffusione di un messaggio importante, “Qui non c’è posto per la violenza”, che passeggeri e turisti del servizio pubblico di linea troveranno su alcune sedute a bordo dei battelli. E non per ultimo abbiamo ritenuto utile sensibilizzare e diffondere tra i nostri passeggeri il numero antiviolenza e stalking 1522 attraverso l’affissione in luoghi strategici del volantino istituzionale predisposto dalla presidenza del consiglio dei ministri – dipartimento per le pari opportunità, affinché ciascuna donna da noi trasportata possa conoscere la modalità per chiedere aiuto e sostegno”.

l.b.

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