Dallo stato di fatto a un possibile scenario futuro. Questo il quadro di riferimento del primo incontro del ciclo “Il verde” inserito nel cartellone “Sentieri urbani” e promosso dall’Ordine degli Architetti PPC delle Province di Novara e del VCO attraverso la Commissione Formazione. Venerdì 8 novembre nella sede dell’Ordine, in via degli Avogadro 5 a Novara, l’intervento del professor Dino Gavinelli, novarese, sul tema “La città diffusa della Pianura Padana e il ruolo del verde urbano”.
Professore ordinario di Geografia presso l’Università degli Studi di Milano, dove è stato presidente della “Scuola di Scienze della Mediazione linguistica e culturale” (2018-2023), insegna Geografia umana e regionale, Geografia politica ed economica, Valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale. "La Pianura Padana è un grande ecosistema, la porzione più importante d'Italia – così il relatore -. Ha risentito delle vicende del secondo dopoguerra fino alle grandi migrazioni, all’industrializzazione e alla pandemia. Una forte densità abitativa in presenza di una grande città lineare, quasi 500 i chilometri, contenuta nella Pianura Padana. Un insediamento a nebulosa, con punti in cui la materia è più concentrata. Quasi venti milioni di persone ma con concentrazioni molto variabili. E la densità sta aumentando in quella che è la megalopoli padana. La città è scoppiata e schizza il costruito che invade tutto il resto in maniera caotica. L’accentramento di attività produttive richiama di nuovo popolazione, ma questo riduce la superficie dedicata alle attività agricole. L’urbanizzazione è un potente meccanismo per avviare la perdita di biodiversità, l’urbano uccide il rurale. È cambiato il volto, ma anche il tessuto urbanistico e il mondo umano sociale. Con un consumo di suolo che è un record assoluto in Italia".
Il futuro? Gavinelli ha parlato di "ridisegno di spazi residuali che diventano isole di verde, ma anche di città compatte, verdi, attrattive, inclusive, connesse e clima-resilient. Le nuove sfide sono continuità, spaziosità, permeabilità, rusticità e attrattività". Il che significa anche "creare del verde intorno al nucleo addensante di una forte urbanizzazione, una sorta di corona. Ma anche sviluppare pratiche di cittadinanza e di coinvolgimento della popolazione, promuovere la prossimità e favorire la biodiversità".
Venerdì 22 novembre prosegue il secondo ciclo dal titolo “Il verde”. Alle 17 nella sede dell’Ordine, in via degli Avogadro 5 a Novara, l’intervento di Pierpaolo Tagliola sul tema “Le convenzioni pubblico-privato nella realizzazione di opere a verde”. Ingresso libero e 2 cfp a modulo per gli architetti.