Nati e cresciuti a Grignasco, i fratelli MT (classe 2004) e LeRoi (classe 2006) stanno rapidamente facendo parlare di sé nel territorio locale. Autori e interpreti dei propri brani, hanno intrapreso un percorso indipendente e totalmente autoprodotto, costruendo da zero il loro studio di registrazione e curando in ogni dettaglio la realizzazione delle loro canzoni.
Due fratelli e una passione in comune: come è iniziato il vostro percorso?
"Tutto è iniziato grazie a nostra madre Marcella, che gestisce la Scuola di musica Dedalo qui a Grignasco. Abbiamo respirato musica fin da piccoli, imparando le basi fondamentali che ci hanno permesso di essere indipendenti oggi. Con il tempo, abbiamo sentito l’esigenza di raccontare le nostre esperienze e le nostre emozioni attraverso le canzoni".
Dopo due anni e mezzo di pubblicazioni su tutte le piattaforme digitali, tra cui YouTube e Spotify, da artisti autoprodotti al 100%, affermano: “Entrambi scriviamo e cantiamo, mentre Tia (MT) si occupa anche di creare le basi e della fase di mix e master dei brani. Abbiamo creato uno studio di registrazione e, passo dopo passo, stiamo costruendo qualcosa di nostro. Stiamo trovando la nostra identità, cercando di allargare il più possibile le nostre influenze e sperimentando diversi stili, che sia rap, trap, pop o un insieme di generi.”
Quali sono state le esperienze che vi hanno fatto crescere di più come artisti?
"Sicuramente i primi riscontri positivi su piattaforme come Spotify e YouTube ci hanno dato fiducia. Il singolo “Melissa”, uscito nell’agosto del 2023, ci ha fatto capire che stavamo andando nella direzione giusta. Ma altrettanto importanti sono state le esibizioni dal vivo: abbiamo avuto la fortuna di cantare al Phenomenon di Fontaneto d’Agogna prima e, successivamente, sul palco dell'Alpàa a Varallo Sesia. Vedere il pubblico rispondere positivamente alla nostra musica è stata una grandissima emozione, le persone che abbiamo intorno ci sostengono e sono fondamentali per far sì che noi continuiamo a credere nel nostro percorso."
Da “Melissa” in poi, avete pubblicato altri brani dal sound estivo. Cosa possiamo aspettarci dalle prossime uscite?
"Chiaramente, nel periodo primaverile ed estivo cerchiamo di pubblicare dei brani più leggeri e radiofonici, ma, con l’arrivo dell’inverno, stiamo preparando qualcosa di diverso. Le prossime canzoni avranno sonorità più cupe e malinconiche, intervallate da tracce più forti, con cui vogliamo trasmettere la nostra fame. Sentirete una nostra versione più introspettiva, con tematiche più profonde che riguardano le difficoltà e le aspirazioni di chi, come noi, viene dalla provincia."
Parlando di provincia, avete creato il movimento '280'. Cosa rappresenta per voi?
"'280' (ventotto-zero) rappresenta la parte iniziale dei CAP dei paesi della nostra zona ed è il simbolo della nostra appartenenza alla provincia. Non veniamo dalla città, e ci teniamo a raccontare le situazioni che si vivono qui. Vogliamo creare una sorta di 'famiglia', un movimento che dia voce a chi spesso non viene considerato, proprio perché fuori dai grandi centri urbani.
I vostri singoli, oltre ad essere disponibili su tutte le piattaforme digitali, vengono spesso accompagnati da un videoclip. Come funziona il processo di pubblicazione?
"Sì, ogni volta che pubblichiamo un nuovo brano, lo facciamo su Spotify, Apple Music, YouTube e altre piattaforme, tenendo sempre aggiornato chi ci segue sui nostri profili Instagram (“@mtwassup” e “@leroi.wav”). In particolare, su YouTube abbiamo il nostro canale “280 RECORDS”, dove carichiamo i videoclip ufficiali; questi ci permettono di esprimere ancora meglio le nostre idee e il nostro immaginario."
Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
"Vogliamo continuare a evolverci senza porci limiti, portando in alto 280 e i suoi valori e facendo sì che la nostra musica arrivi al cuore delle persone.”L’obbiettivo di MT & LeRoi è ben definito e viene rappresentato perfettamente da un’immagine data dai due artisti nel finale del brano “Non passeranno mai”, con la seguente frase: “Dalla provincia, dalle colline, da dove un sogno resta un sogno e quella spiaggia cartolina”.
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