Attualità - 20 agosto 2024, 14:21

Nuovo focolaio di peste suina a Vinzaglio: abbattuti tutti i maiali nell'allevamento

Zona di protezione e sorveglianza intorno all'azienda. E' il terzo caso nel novarese

Nuovo focolaio di peste suina a Vinzaglio: abbattuti tutti i maiali nell'allevamento

Sono già stati tutti abbattuti i quindici capi allevati in una piccola azienda suinicola di Vinzaglio in provincia di Novara dove è stato riscontrato un nuovo caso di peste suina africana. Ne dá conferma il servizio veterinario dell’Asl Vercelli che è competente per territorio sul piccolo comune che fa parte dal punto di vista amministrativo della provincia di Novara. 

Il caso è emerso oggi ma in realtà è stato rilevato già da alcuni giorni, quando l'allevatore ha trovato morti tre maiali. I veterinari dell’Asl hanno immediatamente attivato il protocollo per il contenimento della malattia, non contagiosa per l’uomo, e hanno abbattuto i 15 capi rimasti che stavano iniziando a manifestare i primi sintomi della malattia. A seguito della positività, sono scattate le misure previste dal protocollo per il contenimento della PSA per minimizzare i rischi di contagio ad altri allevamenti. Sulla base di quanto previsto dai regolamenti europei in materia ed in accordo con la Regione Piemonte, l’Asl ha provveduto ad istituire una zona di protezione del raggio di 3 km e una zona di sorveglianza con raggio di 10 km dall'allevamento, che prevedono restrizioni, con durata di 15 giorni nelle more di provvedimenti da parte del Ministero della Salute, nello spostamento di suini in entrata e uscita negli allevamenti presenti nelle aree.

“Il focolaio di Vinzaglio – spiega il direttore generale dell’Asl di Vercelli, Eva Colomboè stato gestito con il coordinamento del Servizio Sanità Animale della Regione Piemonte insieme agli altri Enti preposti, le Prefetture e le Province di Novara e Vercelli e con il sindaco di Vinzaglio Giuseppe Olivero con l’obiettivo, oltre che di eradicare il focolaio, di evitare inutili allarmismi nella popolazione.” C’è un nuovo caso di peste suina in un allevamento di maiali nel novarese. Lo conferma l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che da tempo monitora la diffusione del virus sia nei cinghiali che nei maiali allevati.

Quello rilevato a Vinzaglio è il terzo caso rilevato in allevamento in Piemonte: sono tutti in allevamenti del novarese, i primi due a Trecate. In provincia di Novara sono una trentina le aziende suinicole, che hanno sede un po’ in tutta la provincia; dalle colline del Cusio (Armeno, Ameno, Miasino e Orta) fino al medio novarese (Castelletto Ticino, Varallo Pombia, Agrate Conturbia, Suno, Vaprio d’Agogna) e alla bassa Sesia (Barengo, Sillavengo, Caltignaga, Castellazzo Novarese, Recetto, San Pietro Mosezzo, Casalvolone e, appunto, Vinzaglio).

Il totale dei casi positivi in Piemonte, compresi quelli ben più numerosi, che hanno colpito i cinghiali, sale a 665.

Dell’evoluzione della situazione si è parlato ieri in un vertice convocato a Milano presso la sede della Regione Lombardia dal neo commissario di Governo per la lotta alla Peste Suina Africana, Giovanni Filippini, a cui hanno preso parte gli assessori regionali all’Agricoltura di Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna, con i loro tecnici. "Sono state valutate le misure e i provvedimenti da applicare nelle zone di restrizione, in particolare quelle di sorveglianza e di protezione - ha spiegato il commissario Filippini - al fine di ridurre la potenziale circolazione del virus negli allevamenti e nei territori infetti".

ECV

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