Territorio - 12 agosto 2024, 08:05

Coldiretti Piemonte: "Frutta e verdura made in Piemonte per combattere il caldo"

"Consumare cibi ricchi di Vitamina A stimola la produzione di melanina nell’epidermide, proteggendo dalle scottature e permettendo una tintarella sana e naturale"

Coldiretti Piemonte: "Frutta e verdura made in Piemonte per combattere il caldo"

Il caldo si fa sentire da nord a sud, l’Italia si divide tra siccità e maltempo, ma il minimo comun denominatore è consumare frutta e verdura di stagione per combattere la calura. Consumare cibi ricchi di Vitamina A stimola la produzione di melanina nell’epidermide, proteggendo dalle scottature e permettendo una tintarella sana e naturale, rispecchiando una crescente sensibilità verso l’uso di prodotti naturali in vari ambiti.

In Piemonte ci sono diverse tipologie di frutta idonee per combattere il grande caldo: dalle pesche alle mele estive, dai piccoli frutti alle albicocche. Nella nostra regione il comparto frutticolo conta numeri importanti: per quanto riguarda le pesche registra 3.474 aziende, una produzione di circa 1,6 milioni di quintali e una superficie di 3500 ettari, per le mele estive, in forte espansione in questi ultimi anni, la superficie è di circa il 25% di quella vestita a mele, per i piccoli frutti si contano centinaia di ettari e per le albicocche circa 400 ettari in tutto il Piemonte. Oltre alla frutta, in questo periodo si consumano diverse verdure: dalle carote alle zucchine fino alla lattuga.

“Negli ultimi anni, è cresciuta una linea di agri-cosmesi con sempre più aziende agricole che offrono creme, saponi e detergenti a base di vino, frutta, latte d’asina, menta e altri prodotti naturali - fanno notare Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio è quello di fare acquisti ripetuti, in base alle esigenze giornaliere della famiglia, in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza, di acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti e di comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica diffusi capillarmente in tutto il nostro territorio, al fine di avere garanzie sulla freschezza e tracciabilità”.

comunicato stampa

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