Contro la grande sete la risposta è anche nei laghi. Ne sono convinti i manager di Acqua Novara e Vco, la società pubblica che gestisce il ciclo delle acque nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola, una delle più importanti aziende del settore delle utility in Italia. E proprio ai due grandi bacini presenti nel territorio di competenza, il lago Maggiore e il lago d’Orta, guarda Acqua Novara e Vco, con progetti di significativa rilevanza contenuti nel Piano decennale degli investimenti da poco approvato.
“Contro la sempre più allarmante scarsità della risorsa idrica – spiegano il presidente e l’amministratore delegato della società Emanuele Terzoli e Daniele Barbone – è necessario agire su più fronti. Il primo è senza dubbio salvaguardare la risorsa e quindi ridurre drasticamente le perdite: abbiamo un piano di abbattimento delle perdite di oltre 10 punti percentuali nei prossimi 10 anni per scendere sotto il 30 per cento sul nostro territorio. Ricordiamo che noi partiamo dal 44% con comuni, soprattutto nella zona montana che hanno acquedotti molto vecchi che perdono oltre il 50-60 per cento della risorsa”.
Ma la ricerca di nuove fonti dove attingere l’acqua è l’altro fronte possibile. “Per i comuni del bacino del Cusio – spiega Barbone - avvieremo un'attività che riguarda l'utilizzo delle acque del lago anche per la produzione idropotabile, cosa mai fatta prima. Un progetto che vale 19,6 milioni e prevede la costruzione di una presa a lago, un impianto di potabilizzazione centralizzato, una rete di distribuzione per i comuni limitrofi che dovrebbe essere in funzione entro il 2036”.
Per il lago Maggiore invece il percorso è qualche passo più avanti. “Abbiamo già avviato – spiega ancora Barbone - l’intervento per l’approvvigionamento idrico tramite il lago nella città di Verbania. Una operazione da 3,5 milioni che dovrebbe essere completata entro il 2028, anche qui con la realizzazione di una presa a lago, la depurazione e l’immissione in rete”.
I due progetti sono tra le voci più significative del piano di investimenti di Acqua Novara e Vco che vale 565 milioni (“come un ospedale”, ha sottolineato il presidente Emanuele Terzoli) con una parola chiave: adattamento. “Perché il cambiamento climatico – conclude Barbone – è una realtà già oggi”.
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