Economia - 23 luglio 2024, 14:00

Confartigianato Imprese Piemonte: peggiorano le previsioni economiche per il terzo trimestre

Dalla terza indagine trimestrale congiunturale del 2024 emerge un quadro economico preoccupante per le imprese piemontesi

Confartigianato Imprese Piemonte: peggiorano le previsioni economiche per il terzo trimestre

Dalla terza indagine trimestrale congiunturale del 2024 emerge un quadro economico preoccupante per le imprese piemontesi, con un peggioramento generalizzato dei principali indicatori economici.

La previsione di produzione totale continua a segnare il passo con un ulteriore calo, passando da -12,67% a -16,19%. Questo riflette una contrazione significativa rispetto ai dati precedenti e una crescente difficoltà nel recuperare terreno. La situazione dell'occupazione non è migliore, con il tasso previsto che scende da -2,27% a -6,08%, indicando una perdita di posti di lavoro e una crescente difficoltà nell’assunzione di nuovi dipendenti. Inoltre, l’ipotesi di assunzione di apprendisti peggiora, con il saldo negativo che aumenta dal -19,05% al -21,45%.

Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, commenta: "L'analisi degli indicatori statistici della nostra indagine delinea, complessivamente, una congiuntura previsionale caratterizzata da un peggioramento nei valori. Il sentiment delle nostre imprese è un pessimismo misto a realismo, poiché sono consapevoli che nei prossimi mesi la situazione economica, non solo nella nostra Regione ma nel mondo, dovrà attraversare una fase di forte instabilità, nonostante alcuni segnali positivi come la parziale discesa dell’inflazione".

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini rimane negativo, passando da -12,05% a -14,74%. Anche le previsioni di investimenti mostrano segni di debolezza: le proiezioni per ampliamenti scendono da 8,14% a 7,32%, mentre quelle per sostituzioni aumentano leggermente da 13,08% a 13,81%. La percentuale di imprese senza investimenti programmati resta pressoché stabile, passando da 78,78% a 78,87%.

Sul fronte delle esportazioni, la previsione di acquisizione di nuovi ordini migliora leggermente, passando da -32,95% a -31,34%. Tuttavia, il quadro generale resta complesso e incerto.

Le previsioni sulla regolarità degli incassi mostrano un leggero miglioramento, con una variazione positiva dal 67,56% al 69,18%, e una diminuzione dei ritardi, scendendo dal 32,34% al 30,62%. La percentuale di anticipi rimane trascurabile, passando dallo 0,10% al 0,21%.

Felici approfondisce le cause di questi andamenti negativi: "Un ritardo della ripresa del commercio internazionale, con rischi geopolitici derivanti dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente e la debole domanda estera, influiscono negativamente sui dati previsionali riguardanti la produzione totale. Si avvertono, inoltre, i primi segnali di frenata nell’edilizia, con la previsione di un calo nell’andamento occupazionale e prospettive di contrazione negli investimenti".

Felici aggiunge: "Persistono anche incertezze sulle scelte finanziarie e le decisioni di investimento delle imprese, con le proiezioni di investimenti per ampliamenti in calo e una gestione priva di strategia a lungo termine da parte della BCE. La politica fiscale restrittiva, avviata con la procedura di infrazione per eccesso di deficit, contribuisce ulteriormente al pessimismo".

L’indagine congiunturale, redatta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte, si basa su un questionario telematico rivolto a un campione di 2.250 imprese selezionate nei settori della produzione e dei servizi, offrendo così una panoramica rappresentativa della situazione economica dell’artigianato nella regione.

a.f.

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