Economia - 20 gennaio 2024, 19:00

Previsioni occupazionali, a gennaio 3540 nuovi contratti nella provincia di Novara

Questi i dati che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal

Previsioni occupazionali, a gennaio 3540 nuovi contratti nella provincia di Novara

Sono 7.230 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli per il mese di gennaio 2024, poco meno del 19% delle entrate complessive previste a livello regionale.

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 67% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (che oscilla dal 14% del Vco al 19% di Biella); una difficoltà di reperimento che supera il 47% delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 61% per Vercelli, al 65% per Biella e Novara e al 66% per il Vco).

Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono i settori di alloggio e ristorazione, del commercio e dell’industria a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province del quadrante.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Per quanto riguarda la provincia di Novara, le entrate programmate a gennaio 2024 sono 3.540; nel 26% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 74% saranno a termine. Si concentreranno per il 50% nel settore dell’industria (comprese le costruzioni) e per il 53% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (26%).

In 52 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il 15% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 37% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.

I settori ad esprimere il più alto fabbisogno sono quello dei servizi alle persone (510 entrate previste), seguito dalle industrie meccaniche ed elettroniche (480), dalle industrie chimico-farmaceutiche, della plastica e della gomma e dal commercio (430 in entrambi i settori), e infine dai servizi di alloggio e ristorazione (280).

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU