Preparatevi allo stupore, perché i Giardini botanici di Villa Taranto in piena fioritura sono un (meraviglioso) colpo al cuore. Sparse in tutto il Giardino, a fare da protagoniste sono le azalee, coloratissime e delicate. Mentre si ammirano gli ultimi bulbi in fiore, è il momento anche dei rododendri arborei. Novità di queste ore è poi la collezione delle piante grasse, appena “riemersa” dalla serra.
Oltre centomila fioriture a stagione, per un elemento vivo che cambia continuamente. ll viale delle felci, una perla, con esemplari di quasi cent’anni arrivati dall’Australia. Circa 40mila bulbi piantati e un’ottantina di specie. 200metri quadri di rose. Mille metri quadri di prati fioriti, distribuiti in tre parti differenti del parco.
Non mancano poi le rarità botaniche, come gli Abies nebrodensis, di cui restano solo 30 piante madri nel Parco dei Nebrodi in Sicilia, se non contiamo l’esemplare a Villa Taranto dal 1960. O la Cupressus doupreziana: presente sull’altopiano algerino: ne sono rimasti solo 200 esemplari, trattandosi di piante in via di estinzione.
Tra i più prestigiosi d’Europa, nel 1931 dalla volontà del Capitano Scozzese Neil Mc Eacharn, ha dalla sua origine l’ambizione di ospitare più specie possibili provenienti da tutto il mondo, cosa resa fattibile da un dislivello di circa 70 metri che offre condizioni microclimatiche differenti.
Tutto il parco è percorso da camminamenti, che lo rendono accessibile con qualsiasi condizione meteorologica e a tutti, anche ai disabili.
Info, orari e prenotazioni: www.villataranto.it