Migliorano le prospettive per l’industria delle province di Novara e di Vercelli. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre aprile-giugno 2025 (disponibili sul sito www.cnvv.it) il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione si attesta a 2,5 punti (rispetto ai precedenti -6,6) nel Novarese e a -4,8 punti (rispetto ai precedenti -28,9) in provincia di Vercelli, con una media regionale che sale da -4,6 a 4,4 punti. I saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali e a quelli esteri risalgono, rispettivamente, da -7,4 a 5,7 e -6,7 a 2,9 punti in provincia di Novara, da -25,6 a -7,2 e da -17,8 a -9,5 punti in provincia di Vercelli (a fronte di una media piemontese che passa, rispettivamente, da -6 a 2,9 e da -9 a -3,6 punti).
"Il miglioramento degli indicatori – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – conferma la resilienza del nostro sistema manifatturiero; ma la fase di incertezza, acuita dalle imposizioni dei dazi Usa e da un’instabilità a livello geopolitico ancora lontana da soluzioni accettabili, non può considerarsi superata. La cautela è d’obbligo, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni di vari settori, e confidiamo che il lavoro della diplomazia riesca a portare un maggiore equilibrio".
A livello occupazionale il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni sale da 1,7 a 10,7 punti in provincia di Novara e da -6,7 punti a zero in provincia di Vercelli (da 2,4 a 7 punti la media regionale), mentre la percentuale delle imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione rimane stabile al 7,6% nel Novarese e scende dal 21,6% al 13,6% in provincia di Vercelli, con una media piemontese in calo dal 13,7% al 10,5%.
"Lo scostamento tra domanda e offerta di manodopera specializzata – osserva il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – rimane il maggiore problema per le imprese; iniziano però a vedersi i primi risultati del forte impegno profuso in questi anni per ridurre il mismatch attraverso l’istituzione di Academy professionalizzanti e percorsi scolastici e formativi sempre più orientati alle esigenze del sistema produttivo".
Le previsioni di investimenti gli investimenti “significativi” aumentano dal 29,1% al 35,3% nel Novarese, dal 25% al 29,1% in provincia di Vercelli e dal 23,6% al 25,1% in Piemonte. Quelli “sostitutivi” scendono in entrambe le province: dal 50,4% al 37,8% in quella di Novara e dal 45,5% al 36,7% in quella di Vercelli, con la media regionale in calo dal 49,8% al 46,2%.
La percentuale di aziende che segnalano ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti scende dal 21,8% al 19,8% in provincia di Novara, dal 19,5% al 15,2% in quella di Vercelli e al 25,7% al 25,4% a in Piemonte.
I dati relativi ai principali settori, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, registrano, rispetto al trimestre precedente, un miglioramento delle previsioni di produzione e di ordini in tutti i settori.
Dichiarazione del presidente di Confindustria Piemonte
"I dati congiunturali relativi al secondo trimestre del 2025 – commenta il presidente di Confindustria Piemonte, Andrea Amalberto – sorprendono in positivo, segnalando una tenuta migliore delle attese per l’economia piemontese. Un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto dopo mesi di annunci sui dazi che espongono a notevoli rischi il nostro export. L’andamento che registriamo dalle risposte che compongono questa indagine conferma, invece, la resilienza del nostro sistema produttivo, capace di adattarsi rapidamente a scenari altamente complessi grazie alla forza delle filiere, alla qualità del “Made in” e alla capacità di presidiare mercati strategici a livello globale. Si tratta di un segnale importante, che va colto per continuare a investire, innovare e rafforzare la competitività per trasformare questa ripresa in crescita strutturale".