Un nuovo modo di vivere l’ospedale, più umano, empatico e vicino ai bisogni emotivi dei pazienti: è questo l’obiettivo del progetto Interreg Che-Nobel, nato dalla collaborazione tra l’Aou "Maggiore della Carità" di Novara e l’Istituto Pediatrico della Svizzera Italiana di Bellinzona.
Il progetto fa parte del programma europeo di cooperazione transfrontaliera Interreg ed è pensato per migliorare in modo concreto l’esperienza dei pazienti dei due ospedali tramite un approccio centrato sull’umanizzazione delle cure.
Attraverso l’utilizzo di tecnologie multimediali, installazioni immersive, podcast, audiolibri e strumenti digitali, il progetto trasformerà alcuni reparti – in particolare quelli pediatrici, ostetrici e a elevata complessità clinica – in veri e propri "reparti emozionali".
È prevista anche la creazione di un’applicazione informativa per orientare i pazienti all’interno dell’ospedale, oltre a momenti dedicati al supporto psicologico individuale e collettivo.
La formazione del personale sarà parte integrante dell'iniziativa: gli operatori sanitari saranno coinvolti in un percorso per diventare veri e propri “hospital friends”, in grado di accompagnare il paziente non solo dal punto di vista clinico, ma anche emotivo.