Cronaca - 08 aprile 2025, 19:06

Peste suina africana: altri 22 casi tra i cinghiali del Novarese

Nuove positività in provincia, la malattia continua a diffondersi tra gli animali selvatici. A rischio la gestione degli ecosistemi locali

Continua a destare preoccupazione la diffusione della peste suina africana (Psa) in provincia di Novara, con l'istituto zooprofilattico del Piemonte e della Valle D'Aosta che ha confermato altri 22 casi positivi nei cinghiali. Questi nuovi focolai sono stati rilevati in due comuni, Cerano (14 casi) e Trecate (8 casi), portando il totale delle positività accertate nella provincia a 61. Sebbene non siano stati segnalati nuovi casi negli allevamenti suinicoli, l'espansione della malattia tra i cinghiali selvatici continua a destare allarme, con possibili ripercussioni sull'intero ecosistema.

La peste suina africana, pur non essendo pericolosa per l'uomo, comporta gravi danni economici e ambientali. La malattia, che causa la morte degli animali infetti, ha già provocato l'abbattimento di circa 40mila capi di suini lo scorso anno nella provincia. Le aree colpite sono sottoposte a rigide restrizioni sugli spostamenti di maiali e cinghiali, per evitare ulteriori contagi e limitare la diffusione del virus.

Le autorità sanitarie e ambientali continuano a monitorare la situazione e a mettere in atto misure di controllo per cercare di contenere la propagazione della malattia. Il Ministero della Salute ha ribadito che la peste suina africana, seppur mortale per gli animali infetti, non rappresenta alcun rischio per la salute umana, ma la sua gestione resta una sfida per l'equilibrio tra salute pubblica, economia agricola e biodiversità.

a.f.