Il 3 aprile, l’aula consiliare di Palazzo Natta è stata il palco di un importante convegno dal titolo “41bis e regime detentivo speciale”, evento che ha riunito esperti e partecipanti per discutere su uno degli aspetti più delicati del sistema carcerario italiano.
L'iniziativa è stata organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, con l’obiettivo di approfondire le implicazioni del regime del 41bis, che prevede misure detentive particolarmente severe per i detenuti accusati di gravi reati, come quelli di associazione mafiosa.
A fare gli onori di casa, la consigliera provinciale Barbara Pace, che ha accolto i partecipanti sottolineando l'importanza dell’evento. «Questa iniziativa è stata per tutti noi un’occasione di profonda riflessione su questo particolare e delicato aspetto del regime carcerario», ha dichiarato Pace, evidenziando la necessità di un dibattito costante su temi così sensibili.
Il convegno ha visto interventi di esperti e professionisti del settore, che hanno analizzato sotto diversi punti di vista le criticità e le implicazioni legate al 41bis, discutendo la sua applicazione, le sue finalità e i diritti delle persone detenute sotto questo regime. Un’occasione per riflettere sul bilanciamento tra sicurezza e diritti umani, con l’obiettivo di garantire che le misure restrittive siano sempre in linea con i principi di giustizia e dignità.