Cosa significa essere "brutta" in un mondo che impone canoni estetici rigidi e soffocanti? Perché una donna deve sempre sentirsi in dovere di adeguarsi a un modello imposto, mentre per gli uomini l'aspetto fisico sembra avere meno peso? Sono domande scomode, senza risposte definitive, ma che meritano di essere affrontate con intelligenza e ironia.
L’11 aprile 2025, la Sala Somsi di Gozzano ospiterà lo spettacolo teatrale Brutta – Storia di un corpo come tanti, tratto dall’omonimo libro di Giulia Blasi. Sul palco ci sarà Cristiana Vaccaro, diretta da Francesco Zecca, in un monologo che alterna momenti di feroce comicità a riflessioni profonde, scomode, necessarie.
Lo spettacolo, organizzato dal Centro Antiviolenza Area Nord Novarese in collaborazione con Cooperativa Irene, sarà proposto al mattino per le classi seconde del Liceo delle Scienze Umane di Gozzano, mentre la replica serale delle 21:00 sarà aperta al pubblico, con ingresso a 15 euro.
Un racconto che attraversa le fasi della vita di una donna – dall'infanzia alla maturità – con il corpo sempre al centro della scena, misurato, giudicato, etichettato. Uno sguardo lucido e dissacrante su come la società stabilisca, sin dalla nascita, quale spazio una donna possa occupare e quanta attenzione possa pretendere in base al suo aspetto.
Attraverso un linguaggio brillante e pungente, la protagonista ci trascina in un viaggio fatto di ricordi d’infanzia nelle strade calabresi degli anni '70, di cartoni animati anni ‘80, di guaine contenitive, primi amori e delusioni sulle note dei successi sanremesi anni '90. Un percorso che appartiene a tutte e tutti, perché chi non si è mai sentito inadeguato almeno una volta nella vita?
La regia di Francesco Zecca, già noto per il suo lavoro con attrici come Lucrezia Lante della Rovere, Pamela Villoresi e Marina Confalone, guida con sensibilità e forza espressiva il talento di Cristiana Vaccaro, attrice poliedrica con un’importante carriera teatrale e televisiva.