(Adnkronos) - “Il secondo rapporto Cyber Index Pmi conferma il persistente ritardo nella maturità delle piccole e medie imprese in ambito cybersecurity, pur registrando una lieve crescita dell’indice rispetto al 2023. Sebbene la consapevolezza sui rischi cresca, le Pmi continuano a manifestare scarsa comprensione del dominio aziendale e della propria filiera”. Così Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, alla presentazione del rapporto. Il fattore umano rimane “la principale vulnerabilità ma nel prossimo futuro gli sviluppi tecnologici, in particolare l’Intelligenza Artificiale e la Generative AI, contribuiranno ad aumentare l’incertezza sui rischi cyber, rendendo indispensabile l’adozione di misure preventive immediate”, spiega il direttore. Diversamente, “il divario tra capacità difensive e offensive è destinato ad ampliarsi, con l’aggravarsi delle minacce informatiche. Le nuove normative, in particolare la NIS2, favoriranno un processo di maturazione sistemico, identificando nuovi settori come critici. Tuttavia, è necessario un cambio di approccio culturale alla cybersecurity, considerandola non solo come un obbligo normativo, ma come un elemento distintivo”, conclude Piva.
In Breve
lunedì 31 marzo
domenica 30 marzo
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
Novara