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Ambiente | 23 marzo 2025, 08:00

Buone notizie per i ghiacciai piemontesi: nel 2024 scioglimento sotto la media

Il bilancio, secondo Arpa, è tutto sommato positivo, nonostante l'arretramento costante degli ultimi decenni

Buone notizie per i ghiacciai piemontesi: nel 2024 scioglimento sotto la media

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 21 marzo Giornata mondiale dei ghiacciai e il 2025 anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai. Una proposta avanzata dal Tajikistan, piccolo stato dell’Asia centrale con il 6% del territorio coperto da ghiacci e vette che superano i 7.000 metri. Sono in programma numerosi eventi per portare l’attenzione sui cambiamenti, rapidi e talora irreversibili, che stanno interessando la criosfera a causa dell’innalzamento delle temperature globali.

Per celebrare la giornata, Arpa Piemonte ha pubblicato il resoconto della “Campagna Glaciologica 2024”. L’annata 2023/2024, secondo questi dati, è stata caratterizzata da un abbondante innevamento soprattutto tra il tardo inverno e la primavera, tra i più abbondanti degli ultimi decenni. Favorita dal persistente caldo e amplificata dal colore rosso sporco della neve per l’accumulo di polveri sahariane, la fusione estiva ha consumato gran parte della copertura di neve invernale e primaverile. Al piede delle grandi pareti, importanti accumuli di valanga sono sopravvissuti anche a quote piuttosto basse, ben al di sotto dei 3000 metri, fatto ormai desueto.

Secondo Arpa, la neve autunnale è stata precoce, portando già nel mese di settembre già diverse precipitazioni nevose sopra i 3000 metri, arrestando la fusione estiva dei ghiacciai. Nel complesso, il 2024 è stato meno negativo rispetto agli anni precedenti, in termini di scioglimento dei ghiacciai. L’arretramento è stato infatti contenuto e la perdita di massa è stata sotto la media degli ultimi trent’anni.

A conclusione dei rilievi del 2024 è stato possibile aggiornare il quadro delle estensioni dei ghiacciai piemontesi, oggi disponibile online sul geoportale di Arpa Piemonte: il livello informativo ghiacciai contiene i poligoni che rappresentano l’estensione areale aggiornata dei corpi glaciali riconosciuti e un livello puntuale che riporta l’ubicazione e la denominazione dei ghiacciai recentemente estinti. Su 109 ghiacciai rilevati nel 2006-2007, cinque sono scomparsi e definiti estinti. A causa dell’assottigliamento delle masse glaciali, numerosi altri ghiacciai si sono suddivisi in diversi corpi minori a partire da un unico grande ghiacciaio: il più eclatante è il ghiacciaio di Hohsand (o del Sabbione) settentrionale, in alta Val Formazza: l’originario corpo glaciale si è smembrato in cinque unità glaciali distinte, non più collegate fra loro. Attualmente il numero di corpi glaciali distinti è salito così a 161, tra ghiacciai (corpi glaciali caratterizzati da movimento), glacionevati (senza movimento) e masse coperte da detrito.

Le attività della campagna glaciologica di Arpa Piemonte hanno beneficiato di collaborazioni con il Comitato Glaciologico Italiano per la programmazione dei rilievi, con il Cnr-Irpi per lo studio del bacino glaciale della Bessanese e del Belvedere, con la Società Meteorologica Italiana per lo studio del ghiacciaio di Ciardoney, con il Parco Nazionale Gran Paradiso per i ghiacciai della Valle Orco. I sorvoli in elicottero sono stati eseguiti grazie al supporto con il settore protezione civile della regione Piemonte e nell’ambito della convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.

l.b.

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