Nodo ancora irrisolto tra Provincia di Novara e Fondazione Novara Sviluppo

Ancora nulla di fatto per i tentativi di appianare le ragioni dello scontro tra la Provincia di Novara e gli amministratori della Fondazione Novara Sviluppo. Come è emerso ieri nella III commissione consiliare, che è stata convocata a settantacinque giorni di distanza dalla precedente riunione, nonostante le reiterate richieste della capogruppo dell’opposizione Sara Paladini, i segretari generali dei due enti stanno lavorando ad una bozza di accordo che dovrebbe azzerare il contenzioso tra i due enti ed avviare la fase – auspicata a parole da tutti – di riforma della governance della Fondazione e del suo rilancio come soggetto attivo della crescita del territorio.

Ma sull’esito positivo del tentativo di accordo, che conterrebbe da un lato l’impegno della Fondazione a dare corso al procedimento di revisione dello statuto e dall’altro la salvaguardia da parte della Provincia dell’assoluta autonomia della Fondazione, comprendendo in questa salvaguardia anche la rimozione del presunto vincolo di mandato contenuto nel decreto di nomina di Edoardo Miccichè al ruolo di presidente di Fns, pesano le due querele reciproche depositate da BInatti nei confronti degli amministratori della Fondazione e dal CdA della Fondazione nei confronti di Binatti. Querele, di cui nessuno ha parlato martedì in commissione, ma che tutti sanno essere l’ostacolo vero. Perché, come ha giustamente rimarcato Paladini, in un atto formale di accordo tra due enti pubblici, non può certo essere compreso l’impegno alla remissione di una querela che Binatti ha sempre ribadito essere stata depositata a titolo esclusivamente personale.

Il prossimo snodo sdarà una riunione del CdA della Fondazione in programma per il 25 marzo. Si attende di capire quale ne sarà l’esito.