Attualità - 14 marzo 2025, 14:27

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia contro la chiusura degli sportelli bancari: presentato un ordine del giorno in Regione

Ravello, Binzoni, Antonetto e Bordese chiedono misure per tutelare piccoli comuni, territori montani e utenti fragili

La chiusura progressiva delle filiali e degli sportelli bancari fisici sta diventando un’emergenza reale, con conseguenze dirette per oltre un milione di piemontesi che vivono in comuni già privi di servizi bancari o a rischio di desertificazione finanziaria. Questa situazione si verifica nonostante gli istituti di credito registrino utili operativi da record.

Per contrastare questa tendenza e garantire l’accesso ai servizi bancari nei territori più vulnerabili, il gruppo di Fratelli d’Italia ha presentato un ordine del giorno in Consiglio Regionale. A farsi promotori dell’iniziativa sono Roberto Ravello e Alessandra Binzoni, entrambi vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, insieme ai consiglieri Paola Antonetto e Marina Bordese.

“Non possiamo ignorare l’impatto che la chiusura degli sportelli ha sulle comunità locali”, dichiarano i firmatari. “Il nostro documento sollecita un dialogo più incisivo con gli istituti di credito per scongiurare ulteriori chiusure, con particolare attenzione ai piccoli comuni montani e alle fasce più deboli della popolazione. Attualmente, il 75% dei comuni montani piemontesi è privo di sportelli bancari, e non si può pensare che anziani e utenti fragili possano affidarsi esclusivamente all’home banking come unica alternativa”.

I consiglieri di Fratelli d’Italia sottolineano inoltre l’importanza del ruolo sociale delle banche nei territori, non solo come erogatori di servizi finanziari, ma anche come presidi fondamentali contro l’insicurezza e il degrado. “L’economia reale è quella fatta di famiglie e imprese, che generano ricchezza. Chi la gestisce dovrebbe saperlo bene. La finanza fine a sé stessa, alla lunga, porta alla decadenza economica e sociale”, concludono.

Il gruppo FdI auspica che l’ordine del giorno venga discusso e condiviso in tempi brevi dal Consiglio Regionale, affinché si possa avviare un’azione concreta a tutela dei cittadini e dei territori più colpiti da questa problematica.

Redazione