Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sotto la guida di Matteo Salvini, sta valutando un’importante modifica alle modalità di conseguimento della patente di guida di categoria B. L’idea in fase di studio è quella di aumentare da 6 a 8 le ore obbligatorie di guida pratica per chi desidera ottenere il foglio rosa, l’autorizzazione provvisoria che precede l’esame finale. La proposta fa parte di una revisione del Codice della Strada che potrebbe introdurre anche altre modifiche significative in futuro.
Attualmente, il foglio rosa viene rilasciato subito dopo il superamento dell’esame teorico, senza l’obbligo di ulteriori ore di pratica. Con la riforma in esame, i 18enni, e tutti coloro che si avvicinano alla patente, dovranno completare due ore aggiuntive di guida prima di poter accedere al foglio rosa. Questo cambiamento risponde anche alla crescente spinta da parte degli operatori del settore per allineare le normative italiane a quelle europee, che richiedono un minimo di 10-12 ore di guida obbligatoria.
Nonostante l’intento di innalzare il numero di ore, il Ministro Salvini ha scelto di adottare un compromesso, fermandosi a un incremento di sole due ore di pratica, per evitare di gravare ulteriormente sulle tasche degli automobilisti. In effetti, questa modifica avrà un impatto sui costi finali per chi sostiene l'esame, aggiungendo un ulteriore onere economico alla già crescente spesa per il conseguimento della patente.
Questa modifica non è l’unica novità introdotta dal Ministero. Infatti, la recente riforma del Codice della Strada ha già previsto inasprimenti significativi in tema di sicurezza, con multe più elevate e pene severe per chi guida con il cellulare o sotto l’effetto di alcol o droghe. Le nuove sanzioni vanno da 250 a 1.000 euro per l’uso del cellulare alla guida, con sospensione della patente già alla prima violazione. Inoltre, l'introduzione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio dell'auto in caso di tasso alcolemico elevato, è un ulteriore passo verso la lotta alla guida in stato di ebbrezza.
La riforma della patente, con il suo mix di inasprimenti e compromessi, si inserisce in un contesto più ampio di maggiore sicurezza stradale, ma promette anche di sollevare nuove discussioni tra gli automobilisti, i driving school e i giovani aspiranti conducenti. Il dibattito è solo all’inizio, ma l’obiettivo resta quello di rendere le strade più sicure, senza appesantire eccessivamente chi sta cercando di conquistare la propria indipendenza alla guida.