La riduzione degli sportelli bancari nei piccoli comuni italiani continua a preoccupare Uncem, l’Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani. Il presidente Marco Bussone lancia un appello diretto all’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, e ai principali istituti di credito, accusandoli di non comprendere le esigenze delle aree interne del Paese.
"Il piano di Intesa Sanpaolo di chiusure e accorpamenti è pericoloso perché ignora il policentrismo dell’Italia e aumenta le disuguaglianze tra città e territori montani e rurali" afferma Bussone, sottolineando come la presenza delle banche non possa ridursi alla semplice operatività digitale o agli sportelli automatici. "Le banche devono rimanere nei territori per contribuire alla coesione sociale ed economica".
Uncem propone un cambio di prospettiva e invita Messina a visitare direttamente le realtà più colpite da queste chiusure, dalla Sila al Gran Paradiso, per comprendere le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri urbani. "Intesa riveda il piano e costruisca una nuova narrazione: una presenza capillare potrebbe generare ancora più utili, oltre che garantire un servizio essenziale ai cittadini".