Cronaca - 07 marzo 2025, 19:00

Violenza di genere: nel 2024 nel novarese 289 donne hanno chiesto aiuto

A Novara quasi trecento richieste di aiuto nel 2024, già 44 nei primi mesi del 2025. I percorsi per uomini maltrattanti ancora poco scelti su base volontaria

Nel 2024, i Centri antiviolenza del Piemonte hanno accolto 4.074 donne vittime di violenza, mentre nei primi mesi del 2025 sono già 471 le nuove richieste di aiuto. I dati diffusi dalla Regione Piemonte, sono il risultato del monitoraggio annuale sui 21 centri antiviolenza.

Il territorio novarese mostra alcune specificità rilevanti. Secondo i dati regionali nel 2024 a Novara 289 donne hanno chiesto aiuto per uscire da situazioni di violenza, spesso perpetrata da partner o ex partner. Molti dei casi coinvolgono anche figli minori, testimoni diretti degli abusi.

Nei primi mesi del 2025, sono già 44 le nuove donne prese in carico, un dato allarmante che conferma l’urgenza di potenziare le politiche di prevenzione e protezione.

Dall’altro lato, il report dell’Ires Piemonte sul funzionamento dei Centri per Uomini Autori di Violenza evidenzia che Novara è la seconda provincia piemontese per numero di uomini presi in carico, con il 9,6% degli accessi regionali nel 2023.

A Novara operano tre Cuav: il Cuav Novara, il Cuav Ciss Borgomanero e il Cuav Cisas Castelletto Sopra Ticino, che svolgono un ruolo fondamentale nell'accompagnare gli uomini autori di violenza in percorsi di consapevolezza e cambiamento. Tuttavia, il dato più critico resta la scarsa iniziativa personale: il 90% degli uomini arriva nei CUAV su invio della magistratura o dei servizi sociali, mentre solo il 10% sceglie volontariamente di intraprendere un percorso di recupero.

“I dati dimostrano che Novara è tra i territori più attivi nel contrasto alla violenza di genere, sia nel supporto alle vittime sia nei percorsi per uomini maltrattanti”, dichiara l’assessore regionale alle Pari Opportunità, la novarese Marina Chiarelli. “Per questo motivo – aggiunge - nei prossimi anni aumenteremo i fondi per la prevenzione e l’assistenza, con l’obiettivo di rafforzare i centri antiviolenza, incentivare la partecipazione volontaria ai percorsi dei Cuav e potenziare le azioni di sensibilizzazione. Solo attraverso un investimento costante e un impegno condiviso possiamo costruire un sistema più efficace di protezione e recupero”.

ECV