Cultura - 05 marzo 2025, 19:06

Editoria italiana: una rivoluzione necessaria tra tecnologia, cultura e politica

Roberto Cicala: “Solo una mutazione profonda può salvare il libro e la lettura come strumenti di crescita sociale”

"Per curare l’editoria vecchia e malata serve una fase di sperimentazione con una vera e propria mutazione antropologica e tecnologica - facendo attenzione che la tecnologia non è mai neutrale - all’interno di un sistema, anche politico, che salvaguardi il libro come qualcosa di essenziale non un di più per chi ha tempo da perdere”.

Lo dice Roberto Cicala, novarese, uno dei maggiori esperti del settore in Italia, docente alle università di Milano Cattolica e Pavia, editore della casa editrice novarese Interlinea e collaboratore di riviste e quotidiani tra cui “la Repubblica” e “Avvenire”.

Un settore piccolo dal punto di vista dei volumi economici, quello dell’editoria libraria italiana, ma che, come dice lo stesso Cicala “è fondamentale per lo sviluppo sociale”, e che sta vivendo cambiamenti profondi soprattutto dopo l'avvento dell'intelligenza artificiale. Proprio ai temi del cambiamento del mondo dei libri è dedicata l’ultimo lavoro di Cicala, “I meccanismi dell’editoria”, pubblicato da Il Mulino e giunto alla seconda edizione.

Cicala racconta la tradizione e l'innovazione nelle fasi di progettazione produzione e promozione del libro sia cartaceo che e-book. Uno sguardo approfondito sull’universo librario attuale, sulle professioni culturali dentro e fuori le case editrici e sulle modalità nuove di lettura, in presenza e in digitale, con l’analisi di casi esemplari, dai Gialli Mondadori a Harry Potter, da Calvino a Eco, da Gomorra a Elena Ferrante e Zerocalcare, dal self publishing alle piattaforme social.

La strada per salvare l’industria del libro è per Cicala segnata dalla necessità di comprendere le opportunità offerte dalle sfide tecnologiche: “bisogna mettere in campo – è la conclusione di Cicala - tutte quelle espansioni della pagina  che oggi sembrano complicate da gestire e rendere remunerative ma domani, con strumenti come intelligenza artificiale, open access, 5G e big data, ma soprattutto con una politica sociale di promozione culturale alla lettura, potranno ridisegnare l’editoria in un mercato di massa che si è trasformato in una massa di mercati”.

ECV