Prosegue il cantiere del liceo classico-linguistico “Carlo Alberto” di Novara, il più oneroso, con i suoi nove milioni di finanziamento derivante dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, di quelli che la provincia di Novara sta attualmente portando avanti sul territorio in ambito di edilizia scolastica. Con un nuovo decreto adottato negli scorsi giorni sono stati definiti alcuni ulteriori interventi “non preventivati in sede progettuale – spiega il vicepresidente Andrea Crivelli, delegato all’edilizia e manutenzione degli edifici – in quanto non riscontrabili prima dell’apertura del cantiere per la necessità dei quali si è resa necessaria durante le lavorazioni. Si tratta della sostituzione di alcuni impianti elettrici risultati obsoleti e rilevati in seguito ai lavori sui nodi strutturali e alla scopertura delle canaline. A questi si aggiunge l’installazione di impianti, di tipo temporaneo e permanente, per la climatizzazione e il controllo dell’umidità all’interno dell’archivio storico della scuola: un vero e proprio patrimonio, rispetto al quale c’è da parte della provincia la massima attenzione per assicurare la dovuta tutela ai preziosi volumi che qui sono conservati, oltre che per rispondere positivamente alle prescrizioni giunte in corso d’opera da parte della Soprintendenza archivistica. Infine, il personale dell’impresa ha dovuto provvedere alla rimozione di ulteriori 394 metri quadri del controsoffitto e del relativo strato isolante nella palestra per provvedere alla sostituzione di alcune parti danneggiate e rendere, in questo modo, ulteriormente sicura la struttura. Questa serie di nuove lavorazioni – precisa il vicepresidente – non vanno a incidere sul quadro economico e rientrano completamente nel finanziamento che ci consentirà di raggiungere l’obiettivo di un edificio dal volto completamente rinnovato e moderno e all’insegna della sicurezza, con nuovi impianti e sistema di alimentazione fotovoltaico per illuminare e riscaldare in modo sicuro non solo le diciannove aule rese più confortevoli grazie a una tecnologia moderna ed ecosostenibile e ai serramenti in linea con i requisiti richiesti per il risparmio energetico già posati, oltre a servizi igienici già completamente ristrutturati e, soprattutto, spazi recuperati e ripartiti che ospiteranno laboratori di didattica condivisa. Le opere previste dal cronoprogramma – conclude il vicepresidente - procedono e anche gli ultimi, ulteriori interventi non vanno a incidere sulla tempistica: il termine del cantiere rimane previsto entro marzo 2026 ma siamo fiduciosi, visto l'attuale andamento delle opere, che gli interventi saranno conclusi ancora prima dei tempi previsti”.
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