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Novara | 26 febbraio 2025, 19:00

Riqualificazione Sant’Agabio: approda in Consiglio la nuova variante urbanistica

Il futuro dell’ex area dei Magazzini del Caffè al centro del dibattito politico, tra logistica e aree per l’università

Riqualificazione Sant’Agabio: approda in Consiglio la nuova variante urbanistica

Arriva in consiglio comunale nella seduta di domani la nuova variante urbanistica nella zona di Sant’Agabio, tra via Pigafetta e via Martino della Torre. Se n’è parlato nei giorni scorsi in commissione.

Tutto nasce, come ha spiegato l’assessore al governo del territorio Marzia Vicenzi, da una manifestazione di interesse presentata dalla società Valtidone logistica per realizzare un insediamento sull’area degli ex Magazzini del Caffè. Si tratta di uno spazio già edificato di poco più di 40mila metri quadri, dove sorgono 4 capannoni e altri edifici più piccoli, tutti piuttosto fatiscenti, attualmente affittati dalla proprietà ad un corriere che la utilizza come rimessa per i suoi mezzi. Il proponente ha chiesto di demolire l’esistente per costruire una “piastra” ad un solo piano (tranne nella zona degli uffici dove si sale a due piani) di  18mila metri quadri coperti oltre ai locali tecnici, e garantendo gli standard di parcheggi pubblici e verde pubblico. Ottomila metri quadrati di terreno saranno de-impermeabilizzati ( cioè si toglierà l'asfalto) e un tratto del cavo dell’ Ospedale, attualmente tutto tombinato. Sarà riportato a cielo aperto.

Il proponente – ha spiegato il dirigente del settore urbanistica Mario Mariani ha prospettato, nell’ambito delle attività di logistica, la possibilità (l’architetto ha parlato di “suggstione”) di una delivery station di micrologistica “dell’ultimo miglio”. Ma quella della destinazione finale è una questione per ora prematura

Sta di fatto, che per abbattere e ricostruire l’area, è necessaria la variante perché il piano  regolatore vigente prevedeva in quella zona, inserita negli ambiti del cosiddetto “polo tecnologico” servizi per l'istruzione universitaria e una residenza in una torre alta trenta metri.

Sulla scelta che il Comune vuole portare avanti sono stati espressi molti dubbi da parte dei consiglieri del Partito Democratico Nicola Fonzo, Mattia Colli Vignarelli e Sara Paladini.

“Stiamo riempiendo – è stato sottolineato -  Novara di capannoni da Agognate a corso Vercelli, Sant'Agabio e nelle vostre intenzioni anche Pernate. E’ chiaro che anche in quest’area attuare le previsioni di piano è ormai impossibile, perché  la parte di polo universitario che è stato realizzata è completamente circondata da capannoni”. Il modello è quello “dello spezzatino della logistica, che non va bene”, anche perché si tratta “di un intervento non a saldo zero”.

Tra l’altro dai consiglieri del Pd sono stati avanzati dubbi  e domande, per ora senza risposta, sulle modalità con cui negli anni passati gli operatori insediati nell’area hanno gestito le prescrizioni e i vincoli stabiliti dal Prg del 2008

“Quel posto – ha replicato in sindaco -  fino a qualche anno fa era un luogo degradato, con immobili fatiscenti, pieni di amianto da bonificare, e senza nessuna prospettiva. Ora, al contrario abbiamo via Fauser in corso riqualificazione, gli ex magazzini Cariplo riqualificati, l’ex Mulino Tacchini, c’è un principio di pista ciclabile di collegamento tra la stazione e il polo chimico. Ma soprattutto abbiamo in corso importanti interlocuzioni per il recupero dell’ex Olcese dove vogliamo trasferire la previsione di Prg dei servizi per l’università e la ricerca”.

La delibera va in discussione giovedì in consiglio comunale. Sarà interessante capire come si esprimeranno le diverse posizioni.

 

ECV

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