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Attualità | 24 febbraio 2025, 19:00

Rifiuti abbandonati e poca sicurezza, l'attacco di Patto per il Nord: "La grande assente è l'amministrazione comunale"

L'associazione attacca: "I problemi non sono risolvibili solo con videosorveglianza e controlli della polizia, serve un intervento al di là dell'emergenza"

Rifiuti abbandonati e poca sicurezza, l'attacco di Patto per il Nord: "La grande assente è l'amministrazione comunale"

“Apprendiamo con piacere, ma anche con scetticismo, la notizia che il comune di Novara abbia finalmente deciso di affrontare l’annoso problema dell’abbandono dei rifiuti. Peccato che, come spesso abbiamo visto, le promesse suonino più come dichiarazioni di intenti che come azioni concrete”. Sono parole di Patto per il Nord Novara e provincia, associazione confederale di associazioni, comitati, movimenti e partiti politici.

“Come tanti altri quartieri periferici – si legge nella nota - anche Pernate soffre da molto tempo il problema dell’abbandono, che non sarà certamente risolvibile con semplici fototrappole, né tantomeno con l’apparente volontà di “sistemare” le cose senza affrontare la radice del problema, il vero assente sul territorio: l’ammirazione comunale. Purtroppo, anche la sicurezza non è mai stata una priorità. Infatti, come per altri quartieri, anche Pernate negli ultimi mesi sta vivendo una crescente insicurezza con numerosi furti in abitazioni che nemmeno la vicinanza del comando di polizia municipale, e tantomeno quella della polizia stradale, ha impedito. La sicurezza rimane una delle priorità assolute, e sarebbe auspicabile un intervento coordinato che vada oltre l’emergenza perché è evidente che la sorveglianza non basta se manca un piano integrato di prevenzione e di intervento”.

Prosegue Patto per il Nord: “E mentre si torna a parlare di alta velocità a Novara, i pernatesi conoscono ben altro tipo di alta velocità: non quella dei treni, bensì delle auto e delle moto che, ignorando ogni segno limite, sfrecciano per le strade che attraversano il paese e a nulla sono serviti quei due dossi installati nel tempo sono sembrati più una messa in scena, un “contentino” che un reale deterrente, una panacea che non risolve nulla e lascia il paese esposto alla velocità incontrollata. Diversi anni fa sono state spese ingenti somme, soldi della comunità, per rifare la piazza e la pavimentazione circostante, ma oggi vediamo il risultato e la domanda nasce spontanea: può considerarsi manutenzione rattoppare con il catrame i punti laddove nel tempo è venuto meno il ciottolato? Seriamente, può considerarsi adeguata manutenzione quella di riempire di catrame i buchi lasciati dai paletti che delimitano i marciapiedi piuttosto che quella di riempire il buco lasciato da un palo dell’illuminazione abbattuto a seguito di un incidente invece di ripristinarlo? Che senso ha avuto spendere tutti quei soldi, i nostri soldi, se non viene ripristinato il ciottolato o se dissuasori e i lampioni danneggiati non vengono più sostituiti?”.

“L’istituzione delle consulte di quartiere è mera fantascienza, fumo negli occhi perché il vero problema è l’assenza delle Istituzioni e di chi deve controllare e vigilare lavori e territorio. Non ci servono – conclude il gruppo - passerelle politiche, basta selfie, basta annaffiatoi e palloni gonfiati, vogliamo vedere il cambiamento, fatti concreti e risposte che facciano la differenza. Il tempo dei proclami è finito, il vostro tempo sta per scadere”.

l.b.

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