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Economia | 22 febbraio 2025, 08:30

Crollo delle imprese giovanili: in dieci anni scomparse 153mila attività

Ogni giorno 42 imprese guidate da under 35 hanno chiuso i battenti, con un drastico calo delle attività tradizionali e un focus sui servizi alle imprese e sull’innovazione

Crollo delle imprese giovanili: in dieci anni scomparse 153mila attività

L'Italia sta assistendo a una drammatica scomparsa delle imprese giovanili, con un calo di 153mila attività guidate da under 35 nell'ultimo decennio. Ogni giorno, dal 2014 al 2024, sono sparite in media 42 imprese, tra chiusure e la mancanza di ricambio generazionale, con un impatto più marcato sulle attività tradizionali come commercio e edilizia. Il numero complessivo di imprese giovanili è sceso dalle circa 640mila nel 2014 alle 486mila di fine 2024.

Il fenomeno, che segna una trasformazione del tessuto imprenditoriale italiano, risente anche dell’invecchiamento della popolazione e di un inverno demografico che fa lievitare il numero di cittadini over 65. L’analisi di Unioncamere e InfoCamere sottolinea che la contrazione delle imprese giovanili è legata anche alla denatalità, con oltre 2 milioni di lavoratori under 35 in meno negli ultimi 20 anni.

Tuttavia, sebbene il panorama generale sembri preoccupante, vi è una crescita del 3,5% nelle attività legate ai servizi alle imprese, un settore che ha visto l'ingresso di quasi 2.000 nuove imprese giovanili. Questo segna un chiaro spostamento verso settori ad alta tecnologia e innovazione, come l'ICT, che ha visto aumentare la sua incidenza dal 6,4% al 8%, e i servizi alle imprese, che sono passati dall'8,7% all'11,8%.

Al contrario, settori tradizionali come edilizia e commercio hanno registrato crolli significativi: quasi 40mila imprese edili (-38,7%) e 66mila attività commerciali (-36,2%) sono scomparse. Il settore manifatturiero ha perso più di 14mila imprese (-35,9%) e l'artigianato giovanile è sceso del 28,1%.

Secondo il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, questa evoluzione richiede politiche mirate per sostenere i giovani imprenditori nei settori innovativi, facilitando l'accesso al credito e migliorando le competenze nei settori tecnologici e avanzati. “I giovani stanno scegliendo attività in cui la competenza e l'innovazione sono il fattore distintivo e competitivo”, ha concluso Prete.

a.f.

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