Il “caso” della Fondazione Novara Sviluppo, che aveva agitato la scena della Provincia di Novara tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 è rimasto senza alcuna soluzione e l’ente è prigioniero di una totale paralisi in cui parlano solo gli avvocati e le carte bollate.
Lo ha denunciato Sara Paladini, capogruppo dell’opposizione a Palazzo Natta. “Dopo la commissione tenutasi a metà dicembre e finita senza alcun esito – dice Paladini a NewsNovara.it – ci eravamo accordati per la convocazione di una nuova riunione. Ho sollecitato più volte il presidente Binatti a dare seguito all’impegno preso, ma non è accaduto nulla. Il quadro è bloccato sulle querele reciproche tra Binatti e il Consiglio di amministrazione della Fondazione, con il presidente nominato Edoardo Miccichè costretto a fare lo spettatore.
“Una situazione – aggiunge Paladini – che è diventata paradossale: dopo anni di attesa per avere un nuovo presidente, tutto si è nuovamente bloccato con Binatti che non rispetta neppure gli accordi presi con il consiglio provinciale”.
Una ricostruzione respinta da Binatti che in una nota diffusa oggi sostiene che “per quanto riguarda i miei rapporti con il presidente della Fondazione Novara Sviluppo posso affermare che si svolgono regolarmente e in modo costante, così come quelli seguiti dal Segretario generale dell’ente e dagli uffici preposti. Non esiste alcun “blocco” dell’attività, come mendacemente dichiarato, ma un iter amministrativo che prosegue nel rispetto dei tempi e delle procedure concordate”.
“Il problema – replica ancora Paladini – è che Binatti è assente anche su tutte gli altri fronti: non lo si vede mai in ufficio, non firma gli atti, non convoca il consiglio e le commissioni, non riunisce i consiglieri delegati. Insomma, non c’è. Probabilmente è troppo impegnato a cercare di risolvere i suoi problemi al comune di Trecate”.
Affermazioni che per il presidente sono “del tutto infondate e prive di riscontro oggettivo”.
“Tutti gli atti di mia competenza – replica Binatti - sono sempre stati regolarmente evasi senza alcun ritardo. (…) Ho sempre garantito la mia presenza, svolgendo le mie attività istituzionali sia attraverso la presenza fisica negli uffici provinciali, supervisionando le attività e mantenendo contatti costanti con le strutture interne per assicurare il regolare svolgimento delle funzioni amministrative. (…) Inoltre fin dal mio insediamento, ho dimostrato la mia presenza attraverso un’intensa attività istituzionale che è documentata e che si è tradotta in azioni tangibili a favore del nostro territorio. A conferma di ciò, ricordo i tour del Presidente che mi hanno permesso di costruire contatti diretti con i sindaci e gli amministratori, la partecipazione attiva agli incontri con le realtà del territorio e una continua collaborazione con i consiglieri delegati per rappresentare al meglio la Provincia in ogni occasione. La narrazione diffusa dall’opposizione, pertanto, risulta chiaramente infondata e strumentale”