Tra gli obiettivi colpiti dal cyber attacco degli hacker filorussi di NoName057 c’è anche Acqua Novara e Vco, la società pubblica che gestisce il servizio idrico di 140 comuni nelle province di Novare e del Verbano Cusio Ossola. “È il secondo attacco che subiamo in un paio di mesi, la volta precedente fu il 28 dicembre – dice l’amministratore delegato della società Daniele Barbone – e per questo abbiamo rafforzato e raffinato le difese del nostro sistema informatico, che già nella precedente occasione aveva impedito che ci fossero conseguenze”.
Nella loro rivendicazione gli hacker parlano di 'risposta' alle dichiarazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le quali nei giorni scorsi era stato pesantemente attaccato nei giorni scorsi da Marija Zacharova, portavoce del ministero degli esteri russo.
Come nei casi precedenti, si tratta di attacchi di tipo DDos (Distributed Denial of service) che mirano a congestionare e a rendere inaccessibili i siti: “Si tratta – spiega Barbone – di un bombing che mira a congestionare e a mandare in crash i sistemi. Abbiamo rilevato l’attacco, per il quale peraltro eravamo stati allertati dai servizi di sicurezza, ma non abbiamo avuto alcuna conseguenza”.
Tra gli obiettivi di NoName057 figurano, oltre ad Acqua Novara e Vco, anche Intesa San Paolo, gli aeroporti di Linate e Malpensa, Acque Veronesi e compagnie di trasporto pubblico locale toscane e piemontesi, oltre all'Autorità portuale dell'Adriatico orientale.
Nella rivendicazione diffusa via Telegram, il presidente Mattarella viene definito "russofobo" per i riferimenti al progetto del terzo Reich in Europa e all’aggressione russa all’Ucraina: gli hacker ricordano anche la risposta di Zacharova, indicata come 'rappresentante ufficiale del ministero degli esteri’ di Mosca.