A promuovere l’appuntamento, Assoreca, l’associazione del sistema Confindustriale, presieduta dall’avvocato e professore universitario Angelo Merlin, che rappresenta le aziende che operano nei settori dell’ambiente, sicurezza, energia, salute e responsabilità sociale in Italia.
L’effetto dei cambiamenti climatici ed il conseguente manifestarsi di periodi siccitosi, sempre più frequenti e di rilevante entità oltreché alternati ad eventi intensi di precipitazioni, impone un cambio di approccio sia tecnico che culturale nelle modalità di utilizzo della risorsa idrica su scala territoriale.
A fronte di ciò, Assoreca ha sentito l’urgenza di intervenire per portare all’attenzione degli Enti competenti una formulazione metodologica, che risulti efficiente e sostenibile, declinata nell’indicazione di Linee Guida fruibili da tutti gli attori in campo.
Le Linee Guida di Assoreca per una Sostenibilità Idrica Territoriale sono state pubblicate a marzo 2024 e hanno dato il via a un caso di studio, concluso nel dicembre scorso, condotto nei territori di Trecate e Cerano, in provincia di Novara, con la collaborazione del Consorzio Idrico Est Sesia e Acqua Novara VCO.
Le aziende associate ad Assoreca che hanno collaborato al progetto pilota sono Aecom Italia, Erm Italia, Proger, Sinergeo, Sodai, WSP Italia.
‘’Trovare soluzioni concrete e misurabili per difendere e valorizzare la risorsa idrica in un clima che cambia è uno degli obiettivi alla base della nostra azione quotidiana – afferma il presidente di Assoreca Angelo Merlin –. Per questa ragione abbiamo deciso di mettere a fattor comune la competenza e l’esperienza di alcune realtà a noi associate per realizzare un progetto pilota che, attraverso l'applicazione di linee guida chiare per i vari attori in campo, possa stimolare un approccio strategico e operativo non solo utile al territorio Novarese ma replicabile a livello nazionale. Ringraziamo il Consorzio Idrico Est Sesia e Acqua Novara VCO per la fattiva collaborazione – aggiunge Merlin – nella piena consapevolezza che solo con il gioco di squadra e la sinergia fra pubblico e privato possiamo garantire il giusto equilibrio fra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica e sociale’’.
A tutt’oggi, la quantità complessiva di acqua presente su un dato territorio viene suddivisa tra le diverse categorie di utilizzo (civile e potabile, industriale, agricola e zootecnica, idroelettrica) in maniera competitiva, riducendo e a volte annullando la fornitura ad una o più di tali categorie quando le portate disponibili diventano insufficienti. Pertanto, dal progetto pilota di Assoreca si evince che, nelle more di complessi, onerosi e lunghi processi di incremento degli approvvigionamenti e di riduzione delle perdite, è necessario gestire la risorsa acqua in modo circolare ed efficiente, attuando un utilizzo multiplo e sinergico che ne massimizzi l’uso “in cascata” al posto della competizione tra le diverse tipologie di fruizione e utilizzo. Il tutto attraverso un modello circolare virtuoso, replicabile in contesti socioeconomici e territoriali diversi, che risulta essere tanto più importante quanto più i fenomeni di scarsità idrica andranno accentuandosi nel prossimo futuro.