Folto pubblico, nel pomeriggio dello scorso 26 gennaio, nella chiesa di San Francesco per assistere al reading teatrale “La bicicletta di Bartali”, iniziativa organizzata in occasione del Giorno della memoria, che ricorre oggi, lunedì 27 gennaio, dal Settore Pari opportunità della Città di Trecate in collaborazione con “Aedi Teatro”.
“Questa storia comincia con una bici da corsa verde”; questo l’attacco del testo proposto dalla voce di Simone Manzotti per raccontare la vicenda che ha per protagonista l campione di ciclismo Gino Bartali, che contribuì a salvare la vita a circa ottocento persone di religione ebraica, "compiendo una scelta, una scelta fatta da un semplice uomo, che vola sulla sua bicicletta verde, in silenzio, senza far rumore", come ha rimarcato lo stesso attore, che gli valse l’onorificenza della medaglia d’oro al merito civile.
Tra il 1943 e il 1944, infatti, Bartali, che, per motivi legati ai suoi allenamenti sportivi poteva muoversi piuttosto liberamente lungo le strade, usò il tubi del telaio della sua bici per nascondere e trasportare numerosi documenti contraffatti da Assisi, dove c'era una stamperia clandestina, consegnandoli al Vescovo di Firenze, che provvedeva a distribuirli agli ebrei per farli espatriare e salvarli dalla deportazione nei campi di concentramento. Al termine dello spettacolo numerosi e sentiti gli applausi da parte dei presenti, "segno – commentano il vicesindaco Rossano Canetta presente con il consigliere incaricato per le Pari opportunità e l’assessore Fortunata Patrizia Dattrino – di quanto le parole abbiano toccato nel profondo tutti i presenti alla luce di fatti, come l’orrore della guerra e di tutto ciò che da essa consegue, che sembrano ripetersi anche ai giorni nostri. L’importanza della memoria diventa pertanto più che mai imperativa affinché anche oggi si possano fare “scelte” coraggiose, come quella di Bartali, salvando numerose persone, ma anche onorando tutte le vittime della Shoah che non ce l’hanno fatta".
Il consigliere Cigolini aggiunge "il ringraziamento ad “Aedi Teatro”, che ha saputo proporci, con quella leggerezza che solo gli attori sanno far suonare naturale, un testo profondo e drammatico, consentendo al pubblico di conoscere meglio Bartali, eroe silenzioso, che rispetto alla sua scelta disse che Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.
Insieme con il campione di ciclismo abbiamo riservato un pensiero anche a Furio Colombo, famoso parlamentare e giornalista scomparso lo scorso 14 gennaio, ideatore e primo firmatario della legge n. 211 del 2000 con la quale è stato istituito il Giorno della memoria. Una legge tenacemente voluta da Colombo, di religione ebraica, che aveva conosciuto direttamente le persecuzioni razziali. Una legge che ci ricorda il dovere morale del ricordo delle vittime dei quei fatti terribili di quegli anni e che ci spinge a rendere omaggio a quanti si opposero, con grandi e piccole “scelte”, proprio come Bartali".