La consueta cornice di pubblico ha accompagnato nel pomeriggio di oggi il primo momento della Festa patronale di San Gaudenzio, la premiazione dei tre Novaresi dell’anno: Margherita Zanetta, Riccardo Binatti e Marco Sciamana. L’evento si è aperto con il ricordo dei 70 anni del Villaggio Dalmazia attraverso la proiezione delle immagini di Mario Finotti, e con la a partecipazione di una rappresentanza degli abitanti del quartiere insieme a Flavio Lenaz, presidente dell’associazione giuliano dalmata, e a Giuliano Koten, esule fiumano ed ex campione paralimpico.
Il discorso del sindaco Canelli è stato incentrato sul valore della coesione sociale che rappresenta il punto di equilibrio di una comunità che sta affrontando una periodo di grandi sfide e cambiamenti.
Queste le motivazioni dei premi.
MARGHERITA ZANETTA
Ricercatrice nell’ambito del design, insegnante e studiosa della storia del tessile e del ricamo antico, nel 2004 Margherita sente crescere dentro di sé la necessità di dedicarsi al prossimo e in modo particolare alle persone più fragili e più bisognose di aiuto ed assistenza. Contribuisce, quell’anno, alla nascita dell’associazione IdeaInsieme di cui è vicepresidente fino al 2010, poi presidente, carica che ricopre tuttora. Un’associazione che si occupa di pazienti nella fase più avanzata della malattia, persone che, pur non avendo prospettive di guarigione, hanno la assoluta necessità di essere curate al meglio fino all'ultimo momento della loro vita per non soffrire inutilmente. Il tema delle cure palliative, la necessità di diffondere il loro significato e la loro importanza diventano elementi prioritari nell’attività quotidiana di IdeaInsieme che, nel 2024, celebra 20 anni di impegno, dedizione e attenzione assoluta al prossimo, sotto la guida attenta e sensibile di Margherita Zanetta. Così come è obiettivo fondamentale, per l’associazione, con i suoi sessanta volontari attuali, quello di assistere non malati ma persone che vogliono vivere un’esistenza piena fino all’ultimo loro istante. E con l’annunciato e tanto atteso raddoppio dei posti letto dell'hospice di Galliate, che consentirà il ricovero di pazienti con patologie anche non oncologiche, l’impegno e la guida dell’associazione saranno ancora più determinanti e fondamentali per tutto il nostro territorio.
MARCO SCIAMANNA
La sua prima esperienza, dopo la laurea in Fisica, è al Cern di Ginevra. Successivamente, Marco Sciamanna, classe 1966, inizia la sua carriera, come ingegnere di processo, alla GlobalWafers (MEMC), fino al 2006 quando viene nominato Direttore dello Stabilimento di Novara. Nel 2014 diventa General Manager della sede novarese, ruolo in cui è stato riconfermato nel 2016 dalla nuova proprietà e nel 2024, viene nominato dal CDA della multinazionale GlobalWafers, con sede generale a Taiwan, alla presidenza della società italiana che, dall’head quarter di Novara e dalla sede di Merano, supporta con la propria produzione di wafer di silicio, l’intero mercato europeo dei semiconduttori, sviluppando e fornendo il componente fondamentale di tutti i microchip richiesti oggi dai diversi settori dell’elettronica, per la produzione, ad esempio, di smartphone, computer, veicoli elettrici, trasmissioni 5G, attrezzature mediche ed aerospaziali, nonché tutti gli altri apparecchi utilizzati nella vita di tutti i giorni. Un ruolo a cui è stato chiamato anche in considerazione della sua ambiziosa vision orientata alle nuove sfide del futuro, specialmente in una fase di grande sviluppo aziendale, caratterizzata da importanti investimenti produttivi e da una attività sempre più sensibile alle politiche di salvaguardia ambientale e di salute e benessere dei dipendenti nei luoghi di lavoro.
RICCARDO BISATTI
Nato a Novara nell’anno 2000, Riccardo coltiva fin da bambino la sua passione per la musica, manifestando presto un talento straordinario. Si diploma in pianoforte al Conservatorio "Cantelli" di Novara e in direzione d'orchestra al Conservatorio "Verdi" di Milano. Studia con i più grandi maestri del nostro Paese e non solo, arrivando a dirigere le più famose orchestre del panorama internazionale. Nell'autunno del 2022 per Riccardo arriva un sensazionale debutto alla direzione della produzione di "Don Giovanni" con la regia di Mario Martone per OperaLombardia, un trionfo che ha portato la critica a parlare di lui come una delle migliori scoperte direttoriali degli ultimi anni. Ricopre successivamente il ruolo di "direttore in residence" presso il Teatro Regio di Torino dirigendo anche un concerto verdiano per il 50° anniversario dell'inaugurazione del nuovo Regio. È il direttore più giovane mai salito sul podio del teatro torinese. Nel 2023 viene inserito dalla rivista Fortune Italia fra i "40under40" più influenti nella cultura italiana. Un giovane talento che ha portato la sua città natale sui palcoscenici più importanti del mondo della musica, senza mai perdere di vista le sue radici e la sua Novaresità.