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Eventi | 16 gennaio 2025, 10:00

Cara, vègia Nuara: un omaggio alla lingua e alla tradizione novarese

Il 19 gennaio torna l’evento che celebra il dialetto e l’identità culturale locale, unendo poesia, fotografia e comunità nella cornice dell’Arengo del Broletto

Cara, vègia Nuara: un omaggio alla lingua e alla tradizione novarese

La terza edizione di Cara, vègia Nuara, organizzata dalla Pro Loco Novara in collaborazione con le associazioni dialettali locali, si terrà domenica 19 gennaio alle ore 15 presso l’Arengo del Broletto. L’iniziativa si inserisce nel Calendario Gaudenziano e celebra la Giornata Nazionale delle Lingue Locali, un’occasione per riflettere sull’importanza di tutelare e valorizzare i dialetti come patrimonio immateriale delle comunità.

L’evento, che gode del patrocinio della Consulta per la Tutela della Novaresità, riunisce associazioni come l’Academia dal Rison, l’Associazione Culturale Novarese ODV e AsinoChiLegge, con l’obiettivo di creare un ponte tra tradizione e modernità.

Il dialetto come radice culturale
“Il nostro dialetto è parte integrante della nostra identità – ha dichiarato Caterina Zadra della Pro Loco Novara – e rappresenta una memoria collettiva che va tramandata. Con Cara, vègia Nuara, celebriamo questa eredità, riconoscendone il valore culturale e sociale.”

Gli interventi degli ospiti sottolineeranno il ruolo del dialetto non solo come simbolo di appartenenza, ma anche come risorsa per il futuro. Gianfranco Pavesi dell’Academia dal Rison evidenzia come l’uso dei termini dialettali sia in crescita in ambiti come l’enogastronomia, valorizzando specificità e autenticità.

Silvano Crepaldi di AsinoChiLegge ribadisce che il dialetto è parte del nostro “cognome” culturale, mentre Alessandro Ge, conduttore dell’evento, afferma: “NUARES si nasce e non si diventa. Il nostro dialetto deve continuare a essere insegnato e parlato, perché è un patrimonio che non possiamo permetterci di perdere.”

Tradizione, arte e memoria
La manifestazione culminerà nella storica premiazione Trè rösi par San Gaudensi, un omaggio a chi si distingue nella tutela delle tradizioni novaresi. Ad arricchire l’esperienza, la Società Fotografica Novarese proporrà una proiezione di immagini del territorio in dialogo con la poesia dialettale, creando un ponte emozionale tra linguaggi artistici.

“La fotografia e la poesia si intrecciano per raccontare la memoria e l’identità del territorio – spiega Paola Moriggi – valorizzando la ricchezza culturale della nostra comunità.”

Un appuntamento per il futuro
Gabrio Mambrini della Pro Loco Novara conclude: “Promuovere i dialetti non è solo conservazione, ma un atto di resistenza alla globalizzazione che rischia di appiattire la diversità. Difendere la nostra lingua è un modo per celebrare ciò che ci rende unici, rafforzando i legami tra generazioni e arricchendo il nostro patrimonio culturale.”

a.f.

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