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Attualità | 12 gennaio 2025, 09:30

Clima, il report di Arpa Piemonte: "Il 2024 l'anno più caldo e umido degli ultimi 70 anni"

Le temperature medie sono state superiori al periodo di riferimento, così come le precipitazioni, concentrate in alcuni mesi

Clima, il report di Arpa Piemonte: "Il 2024 l'anno più caldo e umido degli ultimi 70 anni"

In Piemonte l’anno 2024 è stato caratterizzato da una temperatura media annuale di circa 11°C, superiore di 1.1 °C rispetto al periodo climatico di riferimento (il trentennio 1991-2020, con una media climatica di circa 9.9°C), posizionandosi al quarto posto tra gli anni più caldi nella distribuzione storica compresa tra il 1958 e il 2024, dopo il 2022, il 2023 e il 2015. Sono i dati diffusi da Arpa Piemonte sull’andamento meteorologico dell’anno appena concluso.

Il contributo maggiore all’anomalia termica positiva è stato dato dai mesi di febbraio e agosto risultati, rispettivamente, il primo e il secondo più caldo della rispettiva distribuzione storica con scostamenti positivi di 3.9°C e 2.5°C. Rilevante anche il contributo di gennaio con +1.8°C e quinto posto nella classifica dei mesi più caldi. Giugno e settembre sono stati gli unici mesi dell’anno con una temperatura inferiore alla norma.  Agosto è stato il mese più caldo del 2024 mentre gennaio è stato quello più freddo.

Il giorno più caldo del 2024 è stato l’11 agosto mentre le temperature massime più elevate in pianura si sono verificate il giorno successivo e il picco termico annuale è stato registrato il 13 agosto a Sezzadio (AL) con 37.8°C. Invece le temperature più basse sono state registrate tra il 20 e il 22 gennaio con valore puntualmente più basso di -9.2°C a Bergalli - Saliceto (CN) e Castell’Alfero (AT) per le località situate a quota inferiore a 700 m.

Durante l’estate è stato registrato nei capoluoghi un numero di ondate di calore che va dai 3 di Asti, Biella e Torino, ai 4 di Cuneo e Verbania, ai 5 di Novara e ai 6 ad Alessandria e Vercelli. In tutti i capoluoghi la prima ondata si è verificata nel mese di luglio. Oltre al numero di eventi, anche la lunghezza (intesa come numero di giorni) delle ondate di calore è stata estremamente variabile da capoluogo a capoluogo. In particolare, si sono registrate ondate di durata considerevole come l’evento di Alessandria lungo 19 giorni (dal 27/07 al 14/08) e di Vercelli durato 20 giorni (dal 26/07 al 14/08). Quest’ultima costituisce l’ondata di calore più lunga tra tutti i capoluoghi registratasi tra luglio e agosto.

Il 2024 è stato anche un anno caratterizzato da precipitazioni superiori alla norma, e i frequenti giorni nuvolosi annuali hanno determinato un’anomalia termica più accentuata di +1.4°C per le temperature minime, risultate le più elevate della serie storica, rispetto ai valori termici massimi che hanno avuto uno scostamento più contenuto pari a +0.7°C.

Nei capoluoghi di provincia le temperature massime, medie e minime sono state superiori ai valori del periodo 1991 – 2020, con un maggiore scostamento per le minime. Eccezioni sono le temperature massime ad Asti e Biella che sono risultate in media rispetto al periodo di riferimento e Pallanza in cui si sono attestate su valori lievemente inferiori alla media.

I valori massimi assoluti nei capoluoghi di provincia sono stati misurati il 28 luglio a Torino, Biella, Cuneo, Asti e Alessandria, il 12 agosto a Vercelli e Novara e il 13 agosto a Verbania, con il valore più elevato pari a 36.3°C registrato ad Alessandria.

I valori minimi nei capoluoghi di provincia sono stati registrati a gennaio, tra il 21 e il 22, in tutti i capoluoghi tranne che a Novara dove è stato il 27. Il valore minimo, pari a -7.7°C, è stato registrato ad Asti.

"Dal punto di vista delle precipitazioni annuali in Piemonte, il 2024 ha registrato una precipitazione media di 1495.7 mm, con un’anomalia positiva di 466.2 mm (pari al 45%) rispetto alla norma del periodo 1991-2020, risultando il secondo anno più piovoso della serie storica, dietro al 1977 per soli 3 mm. Se si considera invece la precipitazione caduta sull’intero bacino idrografico del Po alla confluenza con il Ticino, il 2024 risulta avere il primato storico di anno più piovoso superando anche il 1977", spiega Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte.

Ottobre è risultato il mese più piovoso dell’anno con 296.3 mm; invece, marzo ha registrato la maggiore anomalia pluviometrica positiva con il +322% e primo posto nella classifica dei mesi di marzo più piovosi. Rilevante anche il contributo di febbraio, maggio e giugno. Invece dicembre è stato il mese più avaro di precipitazioni con soli 13.3 mm. A settembre è stato registrato il giorno più piovoso dell’anno con 51.5 mm medi sul territorio regionale, nel quinto giorno del mese.

I fenomeni precipitativi si sono concentrati prevalentemente tra febbraio e ottobre, con un temporaneo calo nel bimestre luglio-agosto, in cui si sono però verificati diversi eventi pluviometrici molto intensi e localizzati con temporali a supercella che hanno causato danni ingenti.

A livello regionale il numero di giorni piovosi (considerati come giorno in cui la precipitazione è stata >5 mm) è stato di 88 contro i 54 medi del periodo 1991 – 2020 con un aumento del 39%.

Nei capoluoghi di provincia le precipitazioni sono state sensibilmente superiori ai valori climatologici in tutti i capoluoghi con un’anomalia percentuale che varia tra +31% a Verbania fino a +62% a Biella.

In tutti i capoluoghi il numero di giorni piovosi nel 2024 è risultato superiore rispetto ai valori medi del periodo 1991-2020 e sono variati da 82 ad Alessandria fino a 109 di Biella e Verbania

In conclusione, la combinazione tra le anomalie standardizzate delle temperature medie e delle precipitazioni annue calcolate rispetto al trentennio di riferimento 1991-2020 colloca il 2024 come l’anno più caldo e umido degli ultimi settant’anni.

l.b.

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