Attualità - 09 gennaio 2025, 18:13

Cessa il servizio di tariffa agevolata per i parcheggi riservati ai dipendenti ospedalieri

Il Nursind Novara denuncia la decisione dell’amministrazione comunale come un ulteriore carico per il personale infermieristico

Il 2025 non inizia con buoni propositi per il personale infermieristico del Maggiore della Carità di Novara. In data odierna, è stata diffusa la notizia, che con una delibera, l’amministrazione comunale ha decretato lo stop per le tariffe agevolate riservate ai dipendenti ospedalieri relativi i 70 stalli dell’Allea San Luca.

Il Nursind Novara, sindacato delle professioni infermieristiche, esprime profondo rammarico per questa decisione, tenuto conto che, solo a marzo del l’anno scorso, con una delibera del direttore generale, si vietava per il personale dipendente l’accesso agli spazi adibiti a parcheggi, all’interno dell’AOU, per chi svolge va regolare servizio dal lunedi al venerdi.

L’atavico disagio della disponibilità di parcheggi, per i dipendenti del nosocomio novarese, finiva così per subire un ulteriore aggravamento. Con fatica, a seguito di intelocuzioni e incontri con l’amministrazione comunale, il consiglio comunale e l’ente gestore parcheggi si era cercato di trovare una soluzione, giungendo ad una parziale risoluzione, sebbene non del tutto soddisfacente, che consisteva nel riconoscimento di una tariffa agevolata.

Dopo pochi mesi, la problematica riemerge nuovamente con tutto il suo vigore, determinando notevoli perplessità e criticità. Ci spiace constatare che l’amministrazione comunale abbia dimostrato poca sensibilità, in questa circostanza, nei confronti dei professionisti della salute, per una decisione dettata da mere questioni contabili ed economiche. Spiace constatare che “gli eroi del covid” non si supportono o sostengono semplicemente con panchine o manifesti, ma la classe politica è chiamata ad assumersi responsabilità di atti concreti. Riteniamo profondamente ingiusto che il personale infermieristico del Maggiore della Carità debba sostenere un tale esborso, che assume la forma di una odiosa ulteriore tassa, che va a gravare su stipendi, già di per se, sempre più esigui e provati dal carovita.

Siamo tuttavia pronti, nei prossimi mesi, a farci portavoce dei disagi dei colleghi, avviando un confronto diretto con l’azienda affinché possa farsi carico di questo insopportabile onere di spesa, che riteniamo essere, profondamente, ingiusto ed inaccettabile per dei lavoratori, che quotidianamente svolgono la loro preziosa attività a tutela della salute di tutti i cittadini.

comunicato stampa a.f.