Soddisfazione per la liberazione di Cecilia Sala, ora impegno per Djalali, lo scienziato cittadino onorario di Novara detenuto nello stesso carcere di Teheran da otto anni . È il commento del segretario regionale del Partito Democratico del Piemonte, Domenico Rossi. “La liberazione di Cecilia Sala dal carcere di Evin, dopo venti giorni di detenzione, e il suo rientro in Italia è una bella notizia. Un segnale di speranza per i tanti prigionieri detenuti ingiustamente in tutto il mondo”.
“Per i novaresi, in particolare – aggiunge – il carcere di Evin evoca il dramma di Ahmadreza Djalali rinchiuso da quasi otto anni nel braccio della morte con la falsa accusa di spionaggio a favore di Israele. Ahmad è un brillante scienziato, non una spia. Mi auguro che il canale aperto per la liberazione di Cecilia porti ad un rinnovato impegno delle autorità italiane ed europee per riportare Ahmad tra le braccia dei suoi cari”.